Bocchetti scopre il Verona. Marroccu e Lopez, atto secondo
16.10.2022 | 13:30
Salvatore Bocchetti scopre il Verona, stasera esordio contro il Milan. Contemporaneamente Diego Lopez non deve avere molta fortuna con il direttore sportivo Marroccu. Soprattutto Marroccu ricasca nel solito modo di interpretare con superficialità una cosa semplice semplice. Ripetiamo: in Italia abbiamo bisogno di dirigenti bravi, di direttori all’altezza, il livello si sta abbassando sempre più. Marroccu è lo stesso che aveva chiamato Diego Lopez a Brescia, l’allenatore aveva anche svolto le visite mediche, poi l’improvvisa retromarcia. Marroccu è lo stesso che – dicembre 2021 – aveva garantito che, in caso di esonero di Pippo Inzaghi a Brescia, avrebbe immediatamente rassegnato le dimissioni. Inutile aggiungere che, quando Inzaghi è andato via, è rimasto al suo posto. Sono fatti, non parole. La scelta Cioffi era stata la sua, per l’Hellas a caccia dell’erede di Tudor: Marroccu lo aveva definito un predestinato. I fatti dicono, oggi, che era semplicemente un predestinato all’esonero. Domani o dopodomani vedremo, ma oggi è così, la scelta si è rivelata sbagliata. Non contento di quando aveva fatto a Brescia, giusto premio per la sua memorabile esperienza in casa Genoa, Marroccu ha ripetuto l’iter con Diego Lopez. Lo ha fatto arrivare a Verona, con l’avallo del patron Setti, lo ha fatto stare per due giorni in città. E poi, improvvisi problemi di staff per giustificare il mancato arrivo. Diciamo la verità: Lopez era stato chiamato con convinzione, poi gli è stato proposto Bocchetti che da collaboratore avrebbe dovuto essere il suo vice. A quel punto Lopez ha preferito salutare, la squadra ha caldeggiato Bocchetti, in contemporanea Marroccu ha perso un’altra occasione a prescindere delle sue opinabili ricostruzioni. A Brescia stanno ancora aspettando che si dimetta, a Verona sperano che le sue scelte non facciano ulteriori danni.
Foto: Hellas Verona Instagram