Bojinov: “Kalinic e Silva? Io potrei giocare nel Real. L’Italia ha perso fascino, oggi il mio Lecce vincerebbe lo scudetto. Alla Juve…”

Valeri Bojinov, vecchia conoscenza del nostro calcio per via delle sue esperienze con Lecce, Fiorentina e Juventus su tutte, ha da poco firmato con il Rijeka. L'attaccante bulgaro, pronto a tornare protagonista a 32 anni, ha rilasciato un'intervista sulle pagine de La Gazzetta dello Sport: "Il Milan contro i bulgari del Ludogorets? Innanzitutto, il Milan come tutta la Serie A non rappresenta più la grandezza che ho conosciuto io. Alla Juve ero in camera con Nedved e il suo Pallone d'Oro. Ho segnato il primo gol a San Siro il 6 gennaio 2005 quando Shevchenko sollevava il suo di Pallone d’Oro. Segnai a una squadra che aveva Dida, Cafu, Nesta, Maldini, Pirlo, Kakà. Andavi lì e pensavi: se tutto va bene gli lascio tre punti. In mezzo giocava GattusoRino è una leggenda, con il tempo diventerà un nuovo Mourinho. In questo Milan giocherei senza problemi e non perché Kalinic e Silva faticano. Giocherei perché sono al loro livello. Cutrone mi piace, ma non è un campione: il ragazzo mi piace perché sa darsi da fare. Per il Ludogorets il campionato bulgaro è un giocattolo, l’intenzione come quella di altre squadre in crescita dei balcani è farsi valere in Europa. Loro sono impressionanti nello scouting, hanno una squadra piena di stranieri che comprano a uno e rivendono a dieci. L'avventura col Rijeka? Per il mio talento dovrei giocare nel Real. Ho sbagliato da ragazzo, ero esplosivo, pesante. Ora sono maturo coi miei due figli, Valeri jr e Nicole. Ma già nel mio Lecce giocavo con Vucinic, Chevanton, Giacomazzi, una squadra che oggi vincerebbe lo scudetto. Sono arrivato qui e non è niente male, del resto se poche settimane fa hanno vinto 2-0 con il Milan non sarò in una squadretta". Foto: Twitter Rijeka