Bonucci, dallo sgabello di Oporto alla prima volta da nemico Juve

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“Wembley? Per me sarà più emozionante tornare allo Stadium”. Così parlò Leonardo Bonucci alla vigilia di Inghilterra-Italia, l’amichevole di lusso che lo avrebbe visto esibirsi nel mitico tempio londinese. Nessuna lesa maestà, parole chiare e comprensibili quelle del trentenne difensore laziale che domani sera per la prima volta (all’andata era squalificato) affronterà da avversario la squadra della quale ha contribuito a scrivere la storia recente: 319 presenze e 21 gol dal 2010 al 2017, in bacheca 6 scudetti, 3 Coppe Italia e altrettante Supercoppe italiane, oltre alle due finali di Champions League perse contro Messi e Ronaldo. Una storia bella, complicatosi nella seconda metà della scorsa stagione e conclusasi in estate. L’apice della crisi, quantomeno pubblicamente, si toccò nel febbraio di un anno fa, in occasione del famoso sgabello in tribuna riservato a Bonucci nella trasferta di Oporto valida per gli ottavi di finale di Champions. Punizione susseguente al pesante alterco con Allegri nel precedente match di campionato contro il Palermo. Una scelta forte, la cui bontà è stata rivendicata anche oggi da Max in conferenza stampa. In Portogallo la Juve vinse anche senza di lui. E sta continuando a farlo: è pienamente in corsa su tutti i fronti, in attesa di capire quale sarà il raccolto a maggio. Ad ogni modo, da quel momento in poi nella mente di Bonnie iniziò a maturare il pensiero del divorzio, la concitatissima serata di Cardiff ha fatto il resto. Divorzio poi concretizzatosi il 20 luglio, all’esito di una trattativa-lampo chiusa per 42 milioni di euro, con la Juve che diede quasi l’impressione di cogliere la palla al balzo.



Il resto è storia contemporanea: l’inizio difficile in rossonero, con allegata ironia social e ammissione postuma (“Nei primi 3 mesi mi sono chiesto chi me lo avesse fatto fare”). Poi, una volta smarcatosi dalle responsabilità più che altro mediatiche, la netta ripresa con Gattuso al timone. Una rinascita che ha riguardato non soltanto Leo, ma sostanzialmente tutta la squadra. Bonucci a Torino sbucherà dal tunnel e si ripresenterà ai 40.000 e oltre tifosi bianconeri che lo avevano apprezzato, eleggendolo a leader carismatico nel quale identificarsi. E l’accoglienza potrebbe non essere morbida, anche se Benatia - pur diverso quanto a caratteristiche - in campo lo ha già fatto dimenticare. Leonardo saluterà i suoi vecchi compagni, in primis Buffon, Barzagli e Chiellini con i quali ha composto la celeberrima BBBC, vedremo se rivolgerà uno sguardo anche alla panchina. In ballo 3 punti pesantissimi per entrambe le squadre, con la consapevolezza che fra poco più di un mese ci sarà un nuovo incrocio, con la Coppa Italia in palio.

Foto: Instagram personale Bonucci