Bonucci, parla il mental coach Ferrarini: “Ieri ha toccato il fondo. Rinunci alla fascia, bagno d’umiltà necessario”
23.10.2017 | 16:53
Il mental coach Alberto Ferrarini, riavvicinatosi al suo storico assistito Leonardo Bonucci stando alle dichiarazioni che seguono, ha parlato così sulle frequenze di Radio 24: “Secondo me l’espulsione di ieri è un grande game over. Come dire, la prima parentesi con il Milan si è chiusa, adesso logicamente c’è la rinascita. Sa di avere toccato il fondo, ora ripartirà per diventare più forte di prima. Condivide e accetta le critiche giuste perché non è il Leonardo Bonucci della Juventus e lo sa. Abbiamo già deciso cosa dobbiamo fare, io sono felice, lui lo è più di me, e andiamo avanti con l’obiettivo di migliorare sempre di un millimetro. Io posso parlare per quello che può essere la mia esperienza nei confronti di questo ragazzo, che conosco da quando era in tribuna a Treviso, parliamo del 2008. Secondo me se Leonardo torna a fare il soldato, i milanisti avranno un’immensa soddisfazione perché lui è un accentratore di energia, una persona che pensa a fare cose buone. Sarà un paradosso, ma anche quando aveva indossato la fascia alla Juventus non aveva fatto grandi prestazioni. Lui deve fare Bonucci, punto. Io penso che se dovesse fare il passo indietro di rinunciare alla fascia di capitano, riuscirebbe a dare il meglio. Magari sentirebbe meno responsabilità, si focalizzerebbe totalmente su se stesso. Leonardo è un giocatore che, a differenza magari di altri, non è nato campione: è diventato un campione. Secondo me può dare un valore immenso al Milan attraverso l’esempio, il lavoro, il sacrificio, gli allenamenti stessi che fa. Comunque è un ragazzo che magari si allena un’ora e mezza prima, finisce dopo, cioè comunque uno che veramente vuole dare qualche cosa in più. Bagno di umiltà? Necessario, gli ha fatto anche bene, perché guardiamo quest’estate com’è stato accolto al Milan: cose che hanno spedito il suo ego al 50° piano di un grattacielo. Ora ha avuto una ridimensionata, secondo me è un qualcosa che gli tornerà molto utile. Un bagno di umiltà in questo contesto qui gli fa bene. Lo conosco, perché comunque siamo partiti che era in tribuna a Treviso ed è arrivato dove è arrivato. Nel periodo peggiore della sua carriera è stato anche inquisito col calcio scommesse ingiustamente, hanno cercato di sfondarlo. Alla fine ha vinto lui, è andato avanti, si è rifatto. Ha ripreso, ha fatto quel primo anno con la Juventus male, poi è arrivato Antonio Conte in panchina, è tornato a essere un grande giocatore grazie al suo allenatore che l’ha fatto diventare ciò che è. Poi secondo me il tempo sarà galantuomo e si vedrà se quello che stiamo dicendo è giusto o meno”.
Foto: Twitter Milan