Borussia Dortmund, l’ex interprete: “Immobile è stato sfortunato, Dembelé è sparito”
04.10.2019 | 21:14
Massimo Mariotti, che per 15 stagione ha lavorato per il Borussia Dortmund prima come allenatore e dal 2013 come interprete, ha parlato di alcuni retroscena riguardanti giocatori passati per la franchigia tedesca come Pierre-Emerick Aubameyang, Ousmane Dembelé e anche l’italiano Ciro Immobile. Queste le sue parole in un’intervista a Spox: “Ho sempre avuto un rapporto speciale con Aubameyang, perché sono stato con lui per cinque anni. È un brav’uomo. Per lui ho fatto tutto: mi sono occupato della sua posta, ho aiutato con le traduzioni, ho fatto acquisti e anche il notaio. Non l’ha chiesto, ma l’ha ricevuto con piacere. Ho ancora oggi un legame stretto con la sua famiglia. Un giorno Tuchel mi ha detto: «Massimo, Dembelé ci serve, perché è incredibilmente forte. Prenditi cura di lui». Quando non si è presentato agli allenamenti per andare al Barcellona, ho cercato di contattare lui e anche suo cugino, ma è stato inutile. Sono stati irraggiungibili per tre giorni. Ousmane se n’è andato da un giorno all’altro e dopo io sono stato l’unico a contattarlo. Gli ho detto di tornare, così da poter risolvere la cosa in modo diverso, e che avrebbe dovuto capire il Borussia e comportarsi da professionista. Ma ormai era troppo tardi. Immobile aveva qui sua moglie e i suoi amici, ma era più preoccupato di Dembelé o di altri giocatori. Non è stato facile per lui imparare il tedesco. È stato sfortunato, ha sbagliato anno. Quando si è passati al 4-2-3-1, Auba è esploso e per lui è diventato ancora più difficile“.
Foto: twitter Lazio