BOURIGEAUD, UNA NOTTE INDIMENTICABILE: NEL BENE E NEL MALE
24.02.2024 | 15:00
Tutto in una notte. Se nessuno lo specificasse, potrebbe trattarsi del titolo di un film thriller. E invece ci riferiamo alla storia straordinaria, ma dai risvolti anche drammatici, di Benjamin Bourigeaud. Il centrocampista francese del Rennes, è stato protagonista assoluto giovedì scorso sia prima che dopo il match con il Milan, valido per il play off di ritorno di Europa League. A prendersi la scena con una tripletta, la prima in carriera, ci ha pensato infatti proprio il 30enne capitano della formazione allenata da Stephan. Una vera e propria favola calcistica. Prima uno splendido tiro rasoterra dai 25 metri a battere Maignan sul palo lungo e, poi, due rigori trasformati glacialmente nella ripresa hanno fatto sì che il calciatore potesse regalarsi una giornata indimenticabile, permettendo anche ai suoi di battere per 3-2 gli uomini di Pioli. Un sogno però dolce amaro, come dicevamo, per due ordini di motivi. Da un lato, la sua performance non è bastata per avanzare nel torneo alla luce dello 0-3 maturato a San Siro nella gara di andata. Dall’altro, va aggiunto che, mentre era impegnato in campo a fare faville, dei ladri gli hanno anche svaligiato casa. Una brutta sorpresa, giunta dopo la grande gioia di poche ore prima. Il giorno successivo, tuttavia, Bourigeaud non è apparso affatto scosso per l’accaduto, preferendo commentare, ai microfoni della stampa locale, solo i lieti eventi della serata precedente. “Ci siamo detti di dare tutto per non avere rimpianti. Il sentimento che domina è l’orgoglio. Abbiamo reso orgogliosi i nostri tifosi e difeso i nostri colori con una grande vittoria contro un club storico” parole queste frutto di una determinazione, che lo ha sempre accompagnato nel corso della sua carriera e che gli ha permesso di superare ostacoli di ogni genere.
Nato a Calais il 14 gennaio del 1994, non molto alto per il ruolo che ricopre, 178cm, Bourigeaud è un centrocampista centrale normolineo e dal fisico asciutto. Di piede destro, sebbene sappia utilizzare discretamente anche il mancino, è a tutti gli effetti un regista. E’ tuttavia dotato di una buona mobilità e di una certa agilità nei movimenti, che gli consentono, come osservato contro il Milan, di saper offendere e di destreggiarsi con maestria anche da mezzala o da trequartista. Ciò grazie ad una buonissima tecnica individuale e ad un controllo di palla accurato, elegante e preciso. Se la cava infatti eccellentemente nei passaggi ed è stato quasi sempre il primo battitore di calci piazzati in tutte le squadre in cui ha militato.
Tutto inizia nel 2005, anno in cui per Bourigeaud arriva l’occasione del grande salto nel calcio che conta. Dopo aver iniziato la sua avventura in alcuni team della sua città natale, il Calais Beau Marais e il Ent. S. Calaisis Coulogne, arriva la chiamata irrinunciabile del Lens e il ragazzo, che non ha mai fatto mistero di tifare fin da bambino i Sang et or, non ci pensa su due volte. Con la squadra dell’Alta Francia svolge tutta la classica trafila nelle giovanili, per poi essere promosso in prima squadra nel 2012. Inizialmente viene relegato tra le riserve, prima del suo debutto in Ligue 2, nel novembre 2013, in occasione del pareggio per 2-2 contro il Chamois Niortais. Da quel momento è una continua escalation. Nella stessa annata contribuisce alla promozione Ligue 1, mettendo a referto 1 assist in 16 presenze. Poi arriva una retrocessione, ma nonostante ciò comincia gradualmente ad ottenere più spazio, affermandosi come uno dei perni della compagine transalpina. Con questa tenta di tornare di nuovo in massima serie e ci va vicinissimo nel 2017. L’epilogo questa volta è però molto amaro. Il Lens perde per un solo punto l’accesso al treno promozione e vede sfumare, incredibilmente, un sogno accarezzato per tutta la stagione. La delusione, vista anche la sua fede, è tantissima e, probabilmente, lo induce a dare una forte sterzata alla propria carriera. A fine anno, dopo più di 100 presenze e 10 reti, saluta il club del suo cuore e decide di trasferirsi, per 3,5 milioni, ai rivali del Rennes, in massima categoria, dove inizia per lui una seconda vita calcistica. L’aria della Bretagna, evidentemente, gli fa bene. Al primo anno con Les Rouges et Noirs arriva quinto, in zona Europa League. Poi la prima gioia di un trofeo in carriera, nel 2019, grazie alla Coppa di Francia vinta in finale contro il favorito Psg. Negli anni seguenti il Rennes si conferma stabilmente nelle prime sei posizioni di classifica e raggiunge perfino nel 2020 il terzo posto, risultato che gli permette di debuttare finalmente in Champions League.
Oggi, con 60 reti in 296 presenze, è uno dei giocatori più presenti e prolifici della storia del club rossonero. Una storia che ha contribuito ulteriormente a scrivere giovedì scorso, nonostante il finale spiacevole, uscendo dal campo col pallone sotto il braccio e autografato da tutti i suoi compagni. La reliquia di un ricordo indelebile.
Foto: Twitter Bourigeaud