Il Brasile esorcizza il Mineirazo, anche nel segno di Dani Alves
09.06.2016 | 11:32
Dici 7-1 e in casa Brasile il pensiero non può che andare al Mineirazo, ossia alla epocale batosta rimediata contro la Germania nel Mondiale di casa. Storia di due anni fa, la peggior esibizione della storia della Seleção. Ebbene, l’avversario era quello che era, ma questa notte a Orlando la banda di Dunga ha esorcizzato il nefasto punteggio, sulla pelle del malcapitato Haiti, travolto in Copa America. Questa rappresentativa carioca, tra infortuni, scelte tecniche e priorità (Neymar è stato preservato in vista della Olimpiadi di Rio) sulla carta non incute chissà quale timore agli avversari, che non si vedono davanti i vari Douglas Costa, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo, Ricardo Oliveira, Kakà e Rafinha. Però la prestazione di stanotte è stata comunque assolutamente degna di nota, con Coutinho (precocemente scaricato dall’Inter per una decina di milioni) a segnare e disegnare calcio, il gioiello Gabigol alla prima rete in gare ufficiale con la casacca verdeoro e Dani Alves a fare…il Dani Alves, ossia il bello e il cattivo tempo sulla fascia di competenza, la destra, tra accelerazioni, spunti nell’uno contro uno e i due assist al bacio per Renato Augusto e Lucas Lima: messaggi importanti alla Juve che, con un intelligentissimo lavoro sottotraccia, vi ha messo le mani convincendolo a lasciare il Barcellona. L’ufficialità non c’è ancora, nei giorni scorsi abbiamo però registrato le prime parole dell’esterno da bianconero e stanotte, chi aveva ancora qualche dubbio, è stato smentito. Dani, malgrado abbia appena compiuto 33 anni, può fare ancora la differenza. Eccome.
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