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BRASILIANO TUTTA CORSA, DRIBBLING E AGILITÀ: JUNIOR TAVARES È IL NUOVO COLPO DELL’ERA SABATINI ALLA SAMP

17.07.2018 | 10:34

Prosegue il feeling tra Walter Sabatini e il Brasile: dopo aver prelevato il portiere Alisson dall’Internacional per portarlo alla Roma, questa volta, da direttore sportivo della Sampdoria, punta dritto su Junior Tavares. Nato nel 1996 a Porto Alegre anche lui, così come il suo connazionale giallorosso, ha iniziato la sua carriera da giocatore nell’Internacional fino ai 13 anni, prima di passare per una sola stagione allo Sporting Lu (2010/11) e poi al Gremio, squadra che lo ha fatto maturare a tal punto da riuscirgli a riservare ben presto un posto in prima squadra. Il suo esordio è datato 16 maggio 2015: l’allenatore era Luiz Felipe Scolari, terminato al club brasiliano dopo l’esperienza con la Nazionale verdeoro ai Mondiali disputati in patria.

Tavares viene schierato come terzino sinistro (suo ruolo naturale) nel 4-2-3-1, ma la sua rapidità e la buona qualità nel dribbling gli consentono di sfruttare l’intera fascia, anche in fase offensiva: dotato di buoni piedi, ha la capacità di puntare l’uomo e di arrivare sul fondo per servire palloni invitanti ai suoi compagni al centro dell’area (Quagliarella e Kownacki sono avvertiti). Dopo una brevissima esperienza nella serie cadetta brasiliana con la maglia del Joinville, finisce in prestito al San Paolo: nel vederlo giocare, il club si convince e investe su di lui circa 145mila euro per riscattarlo dal Gremio nel gennaio del 2017. Con la sua nuova squadra arriva a collezionare 26 presenze: in questi anni mette maggiormente in mostra le sue qualità offensive, schierato come esterno di centrocampo nel 3-4-2-1. Agile nella corsa, buona tecnica individuale, ma anche tanta fisicità: tanto per azzardare un paragone, per le sue caratteristiche fisiche e tecniche verrebbe da pensare al suo connazionale Maicon… ma dal piede mancino. Tuttavia il giovane 21enne al San Paolo vive un’esperienza double face, a causa principalmente del cambio di allenatore: considerato un titolare inamovibile il primo anno, dove la squadra era allenata dall’ex portiere Rogerio Ceni, nell’anno in corso l’uruguaiano Aguirre non lo considera pedina fondamentale nel suo scacchiere e il terzino, dal mese di aprile, termina addirittura fuori rosa.

Un primo approccio con il Vecchio continente arriva proprio quando Tavares decide di allenarsi un mese con il Rennes, club francese, che però non ritiene opportuno investire su di lui, a causa anche delle eccessive pretese del suo club di appartenenza. Da tempo, dunque, il classe ’96 aspirava a giocare in una squadra che desse una svolta alla sua carriera, in attesa di mostrare le sue qualità al mondo intero. L’occasione si presenta su un piatto d’argento: Walter Sabatini l’ha puntato e ha deciso di affidarlo alla corte di Giampaolo. In quel ruolo, il mister originario della Svizzera, ha Nicola Murru, con il quale Tavares può sicuramente giocarsi un posto da titolare. Il brasiliano arriva alla Sampdoria in prestito con l’opzione di essere riscattato a fine stagione: ora il futuro è tutto… nei suoi piedi.

Foto: twitter Sampdoria