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BREMER E UNA CARICA DA TORO

09.02.2021 | 14:42

Gleison Bremer Silva Nascimento, è lui che contro l’Atalanta ha dato il via alla rimonta del Torino con l’importante gol del 2-3 sullo scadere del primo tempo. Acquistato per circa 5,5 milioni dall’Atletico Mineiro, fino a dicembre era il migliore recupera-palloni della Serie A. Numeri importanti per un centrale che sta mettendo il cuore nella rimonta dei granata in campionato.

Ma andiamo con ordine. Bremer nasce a Itapitanga, piccolo centro dello stato di Bahia. Il calcio però, lo porta presto a San Paolo, nella cittadina di Porto Feliz. Nelle giovanili del club locale, Gleison inizia a mettersi in mostra con buone prestazioni nell’ Under 19, l’equivalente della primavera delle squadre italiane, che gli valgono la chiamata in prestito del Tricolor (Sao Paulo) , nel gennaio 2016. Certo è solo un prestito, e per di più per la squadra giovanile, ma calcare quei campi è sempre significativo per qualunque ragazzo che sogni di sfondare nel calcio in Brasile.

Il ritorno al Desportivo, rimanda di qualche mese il salto nel grande calcio: nel gennaio 2017 firma con l’Atletico Mineiro. È a Belo Horizonte che il centrale, iniziando dalle giovanili, esordisce nella massima serie contro la Chapecoense. Da lì in poi diventerà un punto di riferimento della squadra brasiliana. Con il Galo, Bremer brucia  le tappe, mostrando buone doti come colpitore di testa e qualità nella lettura tattica dei movimenti avversari che spesso gli garantiscono di leggere in anticipo il pericolo. Tutte caratteristiche che avevano impressionato anche Monchi e la Roma, oltre al Torino.

Il suo modello è Lucio e il suo difetto, almeno stando alle sue parole, è che crede che nel mondo ci siano solo persone buone. Dal suo arrivo al Torino insieme ad Ansaldi e Lyanco, il centrale verdeoro forma “i soldati di Dio”: prima delle partite i tre si riuniscono in una stanza per pregare.

Anche in granata, i brasiliano arrivato in Italia due anni fa grazie all’ex direttore sportivo Petrachi si sta facendo notare anche per una certa attitudine al gol: 3 quelli già realizzati in questa stagione, ma anche in Coppa Italia sa farsi ricordare. Chiedere al Milan che nei quarti dello scorso anno dovette fare gli straordinari per passare il turno e rimontare la doppietta di Gleison. Tra gli addetti, c’è chi giura che diventerà un grande calciatore, nel frattempo sembra aver raccolto il testimone di Nkoulou al Torino.

“Adoro il Brasile e Porto Seguro è la mia città preferita”, rivela Bremer, che quando terminerà la carriera tornerà dove tutto è cominciato sognando di aprire una scuola calcio per bambini. Probabilmente, si spera dovrà aspettare ancora tanti anni, e nel frattempo il Torino si affida a lui.

 

 

 

Foto: Twitter Torino