Buffon: “Inevitabile lì per lì sentirsi defraudati. Dovevo difendere compagni e tifosi, a costo di macchiare la mia immagine”
Ecco le altre dichiarazioni rese a
Le Iene da
Gigi Buffon, tornato sul convulso finale di
Real-Juve, animato dalle sue dichiarazioni che hanno fatto parecchio discutere: “
Al di là di quello che ho esternato nel post-partita, non porto rancore, per me è finito tutto, però è normale che lì per lì uno si senta non solo penalizzato, ma proprio defraudato e non di un semplice risultato. Quella è stata una partita irripetibile. Potevamo scrivere una pagina di calcio memorabile per la Juve, per l’Italia: la nostra vittoria avrebbe fatto il paio con quella della Roma, sarebbe stato qualcosa di incredibile, di pazzesco. Prima di essere juventino, io sono italiano e avevo veramente a cuore il movimento italiano. Vedere prima la Roma che aveva fatto un'impresa pazzesca, la gara con il Barcellona l’ho seguita con un trasporto incredibile, poi vedere la mia Juve che va a Madrid e recupera tre gol di scarto…beh, lasciatevelo dire da uno che pensa di aver visto un pochino di cose nella vita, era un qualcosa di impareggiabile, di pazzesco. Ne ho perse anche di più importanti però questa, per come era nata e per come si stava evolvendo, era la partita più bella e più emozionante che avessi vissuto con la Juventus, penso anche per i tifosi e anche per i miei compagni. Quella di mercoledì non è una situazione in cui puoi dire ‘secondo me quello è rigore con certezza’. Non dico che non fosse rigore, dico che era una cosa dubbia. E una cosa dubbia in una partita simile, a 20 secondi dalla fine della gara, un arbitro di esperienza, che ha già solcato determinati campi, secondo me è portato a fare un altro tipo di valutazione. Datemi almeno la legittimità di difendere in quel modo esasperato e passionale i miei compagni, quei cinquemila tifosi venuti a sostenerci. Glielo dovevo e glielo devo, a costo di macchiare la mia immagine”. Foto: BeinSports