Buffon: “Sappiamo di dover vincere. Il Napoli merita rispetto, l’anno scorso pensavo di perdere lo scudetto. Su Ancelotti…”

Gianluigi Buffon, portiere ormai ex Juventus attualmente al Paris Saint-Germain, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League contro il Napoli: "Non è una gara normale, sappiamo di dover vincere. L’importante sarà non perdere e giocarci le nostre carte nelle due sfide che restano con Liverpool e Stella Rossa. Conosco bene il San Paolo, è uno stadio difficile per l’ambiente che si crea. Tra squadra e tifosi c’è un gran feeling, sarà una gara complicata per noi perché il Napoli visto all’andata è una squadra per cui avere molto rispetto. In Francia sto trovando squadre che fisicamente e singolarmente hanno qualcosa di superiore rispetto all’Italia. Ma giocando in maniera molto offensiva permettono ad una squadra forte come la nostra di andare facilmente in gol. Cosa che non avviene in Serie A dove la tattica la fa da padrona. Se si vede una gara di Ligue 1 si vede davvero la qualità di ogni singolo giocatore, se sia un bene o un male dipende dai gusti personali. Ho visto una squadra diversa dopo l’andata col Napoli, cresciuta e compatta. Per far bene in Europa serve quello: con Marsiglia e Lille abbiamo avuto ottime indicazioni. Ancelotti è una persona speciale, le sue squadre diventano sempre le squadre di tutti perché quando non sai chi tifare tifi per lui. È una persona atipica che con naturalezza si fa apprezzare da tutti e ha vinto ovunque. È un grandissimo tecnico, ha un qualcosa di diverso dagli altri. Ricambio tutto l’affetto che ha manifestato per me. Lo conosco dai tempi di Parma, alla Juventus mi chiamò lui ma dopo la mia firma arrivò Lippi. Poi nel 2003 vinse la finale di Champions proprio contro di noi e seppe rifarsi alla grande. Lo scorso anno c’è stato un momento in cui ho pensato di perdere lo scudetto per meriti evidenti del Napoli. Questa squadra, però, mi pare abbia altre certezze con Ancelotti: negli anni scorsi faceva un calcio bellissimo, ma doveva andare al massimo per non crollare, ora invece ha una gestione più consapevole di ogni partita. Il mio voler giocare non è legato alla Champions, ma alle motivazioni e al mio stato fisico. Se ho ancora voglia e possibilità di sacrificarmi, continuo". Foto: Psg Twitter