Nell’Italia che ancora una volta ha mantenuto inviolata la propria porta, per la 19esima occasione nella fase finale di un Europeo (record assoluto), ha brillato come di consueto anche la stella di Buffon, salito in cattedra nella seconda parte della ripresa e letteralmente sublime su Piqué all’89’, parata salva risultato. Il capitano azzurro, che ha agguantato Van Der Sar e Thuram - a quota 16 presenze agli Europei - al secondo posto alle spalle di Cristiano Ronaldo, oggi ha disputato la sua 64esima partita con la fascia al braccio (guida Cannavaro con 79). Gigione nazionale, che è anche l’indiscusso recordman di presenze in azzurro (ben 160), nel dopo gara si è così espresso ai microfoni di Sky: “La parata su Piquè? Io sono lì per questo. Abbiamo offerto una gran bella prestazione, dopo il primo tempo ci stava stretta il solo gol di vantaggio. Sapevamo che nella ripresa l'inerzia della gara sarebbe potuta cambiare. Così è stato ma non abbiamo pensato solo a difenderci, anzi, abbiamo avuto diverse occasioni per raddoppiare prima del gol di Pellè. Dopo tanti anni di sconfitte con la Spagna ci siamo rifatti, certo, anche se soltanto in un ottavo di finale, ma è sempre meglio di niente. La strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa, ci sono squadre difficilissime sul nostro cammino. Non possiamo ancora dire che è un grande Europeo il nostro, siamo solo ai quarti di finale: non dimentico però che in molti la pensavano diversamente su di noi a bocce ferme. Abbiamo dimostrato che eravamo stati sottovalutati e di questo sono orgoglioso. Ora sotto con la Germania, ci aspetta una partita difficile come questa".