Buffon: “A volte il rispetto della gente mi imbarazza. Futuro? Con Agnelli e la Juve faremo la scelta migliore”

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Ospite di “Che tempo per fa”, Gigi Buffon, che proprio oggi compie 40 anni, ha rilasciato tra le altre queste dichiarazioni: “Sono diventato portiere nel 1990, quando ho preso una folgorazione per N'Kono del Camerun, prima giocavo a centrocampo. Quando sei bimbo personaggi così folkloristici ti catturano. Sono quasi 30 che sono fuori di casa perché faccio questo lavoro. A volte mi imbarazza il grande rispetto che ha la gente per me, parlo anche dei cugini francesi. Se rinnoverò per un altro anno? Questo è l'ultimo dei problemi. Non abbiamo ancora deciso, dobbiamo ancora incontrarci con il presidente. Io voglio che sia fatta la scelta migliore: con l'ausilio del presidente e di tutta la Juve faremo la scelta più congrua anche in relazione alla mia età. A volte bisogna sapersi accontentare: se il record della longevità rimanesse a Maldini sarei contento perché se lo merita, sarebbe bello lasciarlo ad un professionista come lui. Per andare avanti e far le cose ci vuole fluidità. Il grande affetto della gente oggi? Mi ha dato tanta forza, al di là dei momenti da Superman che tutti viviamo, c'è anche umanità e qualche pacca sulla spalla che a volte fa piacere. Il portiere è quello che più responsabilità in una squadra, senti proprio il pubblico soffrire e trepidare, prima di gioire come se fosse un gol dopo una tua parata. Quali partite rigiocherei? Due finali, Italia-Spagna dell'Europeo e quella di Cardiff, perché le abbiamo perse senza giocare. Come vedo la corsa alla Figc? L'auspicio è che si pensi al bene del calcio. Chi poi come me è stato rappresentato da Tommasi spera che in queste votazioni ci sia spazio per far sentire sempre di più la nostra voce. Cosa farò da grande? Mi immagino in un ruolo comunque calcistico ma ora non posso saperlo, ma comunque quando smetterò mi prenderò 5-6 mesi sabbatici per schiarirmi le idee".   Foto: Twitter Uefa