Sul paragone con Bielsa: "Nel 2015 dissi che Gasperini era sottovalutato. Il tempo mi ha dato ragione. È un po’ il Bielsa italiano: i principi di gioco, le linee di passaggio, le catene, l’idea di scalare in avanti e non dare respiro al portatore di palla avversario. Uguali. È un creativo, ma anche uno psicologo. Prima di un Napoli-Genoa ci stavamo rilassando col torello. Lui ci urlò di tutto e io gli risposi. Rimasti soli, mi disse di stare calmo, che era necessario. La sera finì 1-1 dopo una grande partita. Aveva ragione lui".