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Busacca: “Il Var al Mondiale? Dobbiamo utilizzarlo correttamente, l’Italia ci ha dato una grande mano. Spero…”

11.06.2018 | 10:28

Massimo Busacca, ex fischietto ticinese e attuale responsabile del dipartimento arbitrale Fifa, ha parlato del Var ai microfoni di Radio Rai Uno in vista del Mondiale in Russia: “Primo Mondiale col VAR? Siamo molto contenti per l’introduzione del VAR in una competizione che è la più importante del nostro sport. Dovremo guardare a ogni dettaglio e dovremo permettere alla competizione di essere giocata in modo corretto. Ci siamo accorti che la tecnologia può aiutare e adesso dobbiamo essere bravi a saperla utilizzare senza abusarne. I nostri allenamenti giornalieri, vanno verso la decisione dell’arbitro, che decida sempre all’inizio e alla fine dell’episodio. Poi se ci sarà una decisione sbagliata, interverrà la tecnologia. L’arbitro dovrà scendere in campo scordandosi quasi di non avere il supporto tecnologico. In ogni caso l’arbitro dovrà essere convinto di cambiare la propria decisione, perché alla fine deve essere lui ad arbitrare il resto della gara con convinzione. Torre di controllo per il VAR? Speriamo che non ci siano problemi tecnici. Ci hanno garantito che tutto funzionerà ma in ogni caso dovremo anche essere pronti al piano B, dunque nell’esigenza a tornare ad arbitrare come abbiamo fatto negli ultimi 100 anni. Siamo comunque pronti anche a risolvere i problemi, siamo pronti a tutto. Come arrivano gli arbitri internazionali al primo Mondiale col VAR? Sono tutti pronti. Gli arbitri sono cresciuti in ogni parte del mondo, anche se ci sono grandi differenze con gli arbitri europei. Siamo cresciuti però in tutte le confederazioni e ogni arbitro che scenderà in campo è pronto. Davanti al video comunque andranno solo gli arbitri pronti a effettuare le scelte col VAR. Andranno comunque in campo solo coloro che si sono dimostrati pronti nel corso della preparazione. Rocchi potenziale finalista? E’ riduttivo pensare che sia favorito rispetto agli altri arbitri presenti. Non è solo l’esperienza col VAR che farà la differenza nella scelta. In tanti sono di ottimo livello. Più il VAR interverrà e meno avrà funzionato l’arbitro in campo. Ci vorrà grande qualità davanti al video per evitare troppi interventi. Il mio sogno è di arrivare alla finale senza l’utilizzo del VAR. Differenze rispetto alla Serie A? Vedremo quasi le stesse cose anche perché l’Italia ci ha dato una grande mano nell’evoluzione e nella crescita dell’utilizzo del VAR. Noi abbiamo dato il ‘la’ con il Mondiale per Club del 2016, poi però solo grazie alle Federazioni che hanno investito in questa tecnologia abbiamo potuto inserire il VAR anche al Mondiale. Vogliamo vedere quello che abbiamo visto nei campionati fino a oggi. Una Nazionale che possa mettere in difficoltà gli arbitri? Noi ci stiamo preparando con 22 giocatori ogni giorno, che simulano tutte le situazioni di gioco e le varie Nazionali. Abbiamo due allenatori che preparano tutti gli allenamenti giorno dopo giorno per simulare ogni evento in campo. Poi dovranno essere bravi gli arbitri ad adattare gli arbitraggi alle varie partite. Ci sono squadre che andranno al Mondiale con 10-15 falli in totale e altre con 10-15 falli nei primi 10 minuti. Gli arbitri dovranno interpretare bene le partite senza essere prevenuti. Uniformare la lettura dei falli di mano e in generale delle situazioni al limite? Non sarebbe pensabile iniziare il Mondiale senza l’uniformità di giudizio. E’ un po’ di tempo che sentono la medesima ‘musica’ sulle scelte, sarebbe impensabile che scendano in campo senza ricordare le richieste degli ‘allenatori’ degli arbitri. Se non ci fosse uniformità anche chi è al video non potrebbe intervenire concretamente. Il fallo di mano spesso è difficile da gestire, quindi ci sono delle situazioni che resteranno nella zona grigia che potrebbe portare a discussioni. Arbitri che parlano a fine partita? Io sarei favorevole. Magari non subito a fine gara, visto che spesso l’arbitro viene ricordato per un errore in campo più che per la buona partita. A bocce ferme, nei giorni seguenti, sarebbe importante chiarire, discutere e a parlare. La trasparenza nella spiegazione, anche quando uno fa male, potrebbe essere importante. Noi ci impegniamo molto per fare del bene al calcio, abbiamo guardato a ogni virgola, però c’è sempre la componente umana che può intervenire. Come un grande campione che sbaglia un calcio di rigore. Dovremmo cambiare la filosofia, capendo che anche il grande arbitro può sbagliare come un campione milionario”.

Foto: Fifa.com