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Da Cabezas a Biabiany passando per Balic: un campionato a minuti zero

25.03.2017 | 00:25

Serie A all’ultima sosta per gli impegni delle Nazionali, dal prossimo weekend inizierà la volata finale che ci porterà al 28 maggio senza soluzione di continuità. Ancora nove giornate da disputare, ma con il 75% del campionato alle spalle può benissimo scattare il tempo dei bilanci, specie di quelli individuali. In questa analisi vi parleremo dei più significativi profili tra quelli che, sin qui, mai hanno avuto l’occasione di scendere in campo, tralasciando chiaramente giovanissimi virgulti e secondi-terzi portieri (eccezion fatta per un caso).

La palma di squadra rivelazione spetta naturalmente all’Atalanta, eppure in casa nerazzurra c’è un piccolo mistero, quello che chiama in causa Bryan Cabezas. Il ventenne attaccante arrivato in estate dall’Independiente del Valle, finalista dell’ultima Copa Libertadores, evidentemente finora non è stato ritenuto tatticamente pronto per la Serie A da Gasperini. Non ci sono altre spiegazioni plausibili, considerata la nota propensione del tecnic0 orobico a puntare sui giovani e, soprattutto, il fatto che Cabezas tra gennaio e febbraio è stato un fenomenale protagonista del Sub-20 (il Campionato sudamericano Under 20), trascinando l’Ecuador fino alla finale – persa con l’Uruguay – e laureandosi capocannoniere della competizione, sia pur in coabitazione, con 5 gol segnati (oltre a 2 assist forniti). Un altro golden boy del quale si sono perse le tracce è Andrija Balic: 14 mesi fa l’Udinese aveva bruciato una concorrenza importantissima per assicurarsi il centrocampista croato classe 1997, mai preso in considerazione da ben quattro allenatori (Colantuono, De Canio, Iachini e Delneri). Vedremo se quest’ultimo, a salvezza abbondantemente raggiunta, lo lancerà nella mischia nei due mesi rimanenti. Tra i desaparecidos eccellenti figura indubbiamente Jonathan Biabiany, mai entrato nelle rotazioni di De Boer e Pioli in campionato (ma con 3 apparizioni in Europa League), a dispetto della rilevanza giocata dagli esterni offensivi nei canovacci degli allenatori succedutisi alla guida dell’Inter. Zero minuti anche per Danilo Avelar a Torino, ma nel caso del laterale sinistro brasiliano un ruolo preponderante ha giocato il grave infortunio (rottura del crociato) riportato nel febbraio di un anno fa. Da “Chi l’ha visto?” anche Ivan Vargic: il trentenne portiere croato, ex Rijeka, avrebbe dovuto fungere da vice-Marchetti alla Lazio, invece Simone Inzaghi gli ha costantemente preferito l’albanese Strakosha, con riscontri ottimi peraltro. Annata da dimenticare anche per Davide Brivio, che era tornato al Genoa con tante speranze, Federico Mattiello, che la Juve ha preferito lasciare in naftalina malgrado fosse reduce da due gravi infortuni consecutivi (gli sarebbe servito mettere minuti nelle gambe), e il prossimo 38enne Gennaro Sardo, che alla sua ottava stagione al Chievo (forse l’ultima dato il contratto in scadenza) non ha ancora avuto modo di assaporare il campo.

Jody Colletti

Foto: sito ufficiale Atalanta, sito ufficiale Udinese, zimbio.com