Cagliari, parla Passetti: “Barella? Valuteremo a giugno. Sul caso Kean e sullo stadio…”
Mario Passetti, direttore generale del
Cagliari, ha rilasciato un'intervista a
L’Unione Sarda toccando diversi temi. Ecco le sue parole:
"Maran e il suo staff sono riusciti a portare un metodo di lavoro e una cura dei dettagli che ha elevato il livello del gruppo. Caso Kean? Siamo tutti d’accordo che nessuna forma di razzismo possa essere accettata o giustificata. La nostra condanna è assoluta, a prescindere dal numero di persone che si fa notare o dalle circostanze. A me è dispiaciuto il fatto che dopo la gara con la Juve non si sia potuto discutere e analizzare l’episodio, ma si sia preferito chiudersi dietro frasi fatte, sicuramente giuste ma più utili per raccogliere fiumi di like sui social che per ragionare. Noi ci adoperiamo per una politica di inclusione. Permettetemi di dire da sardo e da dirigente del Cagliari che solo accostare la Sardegna al razzismo è un atto ignobile e poco rispettoso della storia e delle sofferenze che hanno spesso accompagnato il nostro popolo. 'Una Terra, un Popolo, una Squadra' non è un modo di dire, poche squadre al mondo possono vantare un rapporto così simbiotico con il proprio territorio - ha proseguito Passetti - Barella? Vedremo cosa accade a giugno. Lui cresce, ha ambizioni, noi siamo tranquilli. La questione è stata gestita bene a gennaio, quando è stato facile accogliere la sua volontà di restare. Non c’è nulla di scritto. Siamo nelle condizioni di analizzare con calma tutte le possibilità. Nuovo stadio? Per le fasi riteniamo che siano necessari circa tre anni di lavoro", ha chiuso Passetti.
Foto: sito ufficiale Cagliari