Cala il sipario sul Milan di Berlusconi: 31 anni di passione, gioie e trofei
20 febbraio 1986 - 13 aprile 2017: 31 anni, 1 mese e 24 giorni, tanto è durata l’era targata
Silvio Berlusconi alla guida del
Milan come azionista di riferimento. Da oggi il futuro del club sarà a sfondo asiatico, dopo il tanto atteso closing, che ha permesso a
Yonghong Li (anche grazie all’apporto del fondo statunitense
Elliott) di diventare il nuovo proprietario del club rossonero. Sulla sponda rossonera dei navigli finisce dunque un’epoca nel complesso ricchissima di successi, offuscata in parte dalle ultime cinque, deficitarie, stagioni (le ultime tre concluse con la mancata qualificazione alle Coppe europee). Ma quest’anno, con la Supercoppa italiana levata al cielo di Doha, il
Diavolo è tornato a rimpolpare la bacheca, portando a 29 il numero totale di trofei conquistati con al timone l’oggi 80enne
Berlusconi, il presidente più vincente della storia insieme al mitico
madridista Santiago Bernabeu. Questo il palmarès della gestione uscente:
8 scudetti,
7 Supercoppe italiane,
1 Coppa Italia,
5 Coppe dei Campioni-Champions League,
2 Coppe Intercontinentali,
1 Mondiale per Club e
5 Supercoppe Uefa. Da ricordare i cinque calciatori che hanno alzato al cielo il
Pallone d’Oro ai tempi della loro militanza al Milan:
Marco Van Basten (vittorioso in tre occasioni),
Ruud Gullit,
George Weah,
Andriy Shevchenko e
Ricardo Kakà. Nel
Milan grandi firme di questi 31 anni due sono stati i comuni denominatori, il patron e
Adriano Galliani, che
Silvio volle con sé un mese dopo il suo insediamento, come amministratore delegato. Carica che il 72enne manager ha ricoperto senza soluzione di continuità, abbinandola a quella di vicepresidente vicario. Da oggi, però, il Milan saluta
Silvio Berlusconi per iniziare una nuova avventura a tinte orientali. La speranza, per i tifosi milanisti, è che la nuova proprietà possa riportare il club ai gloriosi fasti di un tempo.
Foto: Twitter personale Baresi