Ultimo aggiornamento: martedi' 28 gennaio 2025 11:41

Calafiori e la paura di smettere di giocare a sedici anni

16.01.2025 | 10:24

Primavera della Roma e un giovanissimo Calafiori di soli 16 anni che si ruppe tutti i legamenti del ginocchio sinistro, il menisco e la capsula articolare. I medici non credevano che potesse tornare a giocare eppure nel 2020 c’è l’esordio in Prima Squadra. Queste le parole del difensore che ha raccontato l’episodio e la paura ai canali ufficiali dell’Arsenal, sua squadra di provenienza: “Onestamente, sono stato fortunato ad essere così giovane, avevo 16 anni. I miei unici pensieri erano tornare dall’infortunio e semplicemente giocare di nuovo, perché dicevano che avrei probabilmente dovuto fermare la mia carriera prima che iniziasse davvero. Quindi volevo solo giocare di nuovo”.

Poi una domanda su cosa l’ha colpito di più Mikel Arteta. “Nei dettagli, in tutto. È qualcosa che non ho mai visto prima in un allenatore. Nulla è casuale con lui, facciamo tutto durante l’allenamento e mentalmente è forte. Ero davvero eccitato perché mi ha mostrato la sua idea e il progetto che aveva per me e non vedevo l’ora di giocare per lui perché penso che fosse l’opzione giusta per svilupparsi e migliorarsi, per diventare un giocatore di alto livello. Ecco perché sono qui e voglio continuare”.

Sulle sue qualità migliori e sulla sua versalità: “Una delle mie qualità sicuramente è la mia intensità e la mia forza mentale. Quello che mi piace fare in campo – ha confessato Calafiori – è andare avanti per tutto il gioco. Non mi dispiace giocare terzino sinistro, difensore centrale, voglio giocare anche a centrocampo se necessario. Voglio solo divertirmi. Dipende dalla squadra e dall’idea dell’allenatore. Ad esempio, Mikel vuole che io stia più dentro, quindi a volte gioco come difensore centrale e quando attacchiamo, posso toccare il pallone tante volte quindi sono nel gioco e mi piace. Ma l’anno scorso ho fatto lo stesso come difensore centrale, quindi dipende”.

Foto: Instagram Calafiori