Ora che l’Inter ha vinto la Supercoppa Italiana, nel giorno della tragica scomparsa del Mito di Rombo di Tuono Gigi Riva, le aspettative sulla vittoria dello Scudetto sono più alte che mai.
La squadra di Inzaghi ha dimostrato di avere in Lautaro Martinez non solo il suo capitano e uomo simbolo, ma il giocatore che fa davvero la differenza, cambiando il volto dei match più complicati e segnando al momento giusto.
Qualcosa che è ben percepibile nella finale giocata contro il Napoli di Mazzarri che, seppure con un calciatore in meno nella parte finale, non ha lasciato spazi di apertura ai nerazzurri, difendendo il fortino fino all’ultimo.
L’azione in cui poi il Toro ha centrato la rete riflette la stagione di una compagine che ha fatto capire che era ora di dire basta: che non c’era bisogno di portarla ai rigori.
Una partita che testimonia il carattere dell’Inter, capace di essere protagonista del mercato della scorsa estate, grazie alle spalle larghe di Marotta, e al contempo di guardare lontano.
A gennaio la situazione appare in stallo e non sono in vista particolari colpi: si è parlato piuttosto di rinnovi eccellenti, come quelli di Darmian, Dimarco e Mkhitaryan, e della possibile nebulosa uscita di Sanchez.
In un gioco di guardie e ladri, come l’ha definito Max Allegri, la posizione delle une e degli altri appare quanto mai indefinita e propensa a un variare costante dei ruoli, in una corsa all’ultima sfida che mette quanti si dilettano nelle scommesse sul campionato di Serie A in una situazione di assoluta incertezza.
Si preannuncia un campionato come quello in cui il Milan riuscì a portare a casa il primo posto in classifica soltanto alla fine. L’Inter lo sa bene, ma anche la Juve, che inizia a crederci e allo stesso tempo a guardare al futuro, in un progetto che vede come obiettivo minimo il ritorno in Champions. Gli ultimi sviluppi del calciomercato lo confermano.
Le premesse c’erano tutte, ma in quanti si aspettavano una crescita così importante della Vecchia Signora?
Il vero colpo di mercato dell’estate è stato quello di Giuntoli, capace di portare nuova serenità nell’ambiente bianconero che ha visto al contempo la fine delle vicende giudiziarie che tanto hanno condizionato staff e giocatori.
La squadra, sotto la guida di un coach navigato come il livornese, ha trovato solidità ed equilibrio, ma soprattutto motivazione: a parte Henderson, non ci sono state tentazioni effettive di modificare la rosa a gennaio.
Merito dell’esplosione dei giovani, di Yildiz ma non solo: da Miretti a Cambiaso passando per Soulé e gli altri ceduti in prestito al Frosinone, fino allo stesso Vlahovic, per il quale si vocifera di un prolungamento di contratto fino al 2026.
L’unico colpo di mercato in casa bianconera è più in chiave futuro e riguarda il portoghese Tiago Djalo, in ripresa dopo un infortunio importante e pronto a riscattarsi nella prossima stagione.
Un acquisto quanto mai interessante, che la Juve ha saputo strappare ad altre concorrenti in virtù della sua storia, del suo prestigio e della qualità delle infrastrutture, comprese quelle del J Medical.
La lotta per lo scudetto appare limitata a due contendenti, mentre il confronto si fa più acceso per la quarta posizione: l’ultima valida per la Champions. Con il Milan stabile al terzo posto, sono in diverse le squadre pronte a fare scacco matto alla Fiorentina.