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Calciopoli, niente risarcimento alla Juve. Il Tar: “Impossibile pronunciarsi perché…”

06.09.2016 | 17:10

La Juventus aveva chiesto 443 milioni di euro, a titolo di risarcimento danni, alle istituzioni (Coni e indirettamente Figc) in seguito alla revoca dello scudetto 2006 e conseguente retrocessione tra i cadetti per i noti fatti di Calciopoli. Ebbene, neanche un euro entrerà nelle casse del club bianconero. In base a quanto si apprende dall’Ansa, infatti, il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della Juve avendo statuito l’impossibilità di pronunciarsi nel merito, dal momento che sulla vicenda si era già espresso il collegio arbitrale. “Il Tar non può pronunciarsi se lo ha già fatto il collegio arbitrale”. 

Oggi sono state quindi depositate le motivazioni della decisione assunta il 18 luglio dal Tribunale Amministrativo, ecco i passaggi salienti: “…respinto il ricorso proposto dalla Juventus contro il Coni per ottenere il risarcimento del danno subito a seguito della revoca dello scudetto e conseguente retrocessione, ritenendo che l’intera vicenda fosse già stata trattata in un precedente ricorso, presentato sempre dalla Juventus nel 2006, e poi abbandonato dalla società, che preferì ricorrere al lodo arbitrale da cui tuttavia uscì sconfitta”.