Caliendo: “Chiedo scusa ai tifosi, ma non cederò il Modena a parassiti e accattoni”

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Maretta a Modena dopo le ultime due sconfitte consecutive, nel girone B di Lega Pro, che hanno scatenato la contestazione dei tifosi nei confronti del presidente Antonio Caliendo, che ha convocato un’apposita conferenza stampa per fare il punto della situazione. Ecco i principali passaggi, ripresi dal portale parlandodisport.it: “Il futuro, oggi come oggi, è abbastanza pesante. La contestazione dei tifosi l'accetto, ma mi è dispiaciuta dal punto di vista umano. Accetto le contestazioni e le critiche, ma non le offese perché io sicuramente posso girare a testa alta. L'anno scorso avevamo una rosa all'altezza della Serie B, ma purtroppo siamo retrocessi ed il calcio è questo. Mi sento in dovere di chiedere scusa ai tifosi perché capisco la loro sofferenza, c'è gente che vive per i nostri colori. Il tifoso però non si sofferma sugli infortunati e le assenze, ma vuole i risultati. Noi abbiamo tesserato 25 giocatori e se ne vengono a mancare 9, oltretutto titolari, è un problema, ma questo non deve rappresentare una giustificazione. Alla riapertura del mercato io e Pavarese cercheremo di rinforzare l’organico.  Per quanto riguarda l'aspetto societario, il signor Antonio Caliendo fino ad oggi ha messo 7 milioni in contanti presi dal suo conto di famiglia, risulta tutto dai bilanci ufficiali. Le uniche due persone che hanno messo soldi personali nel Modena sono Amadei e Caliendo. Quindi, Antonio Caliendo non è venuto a Modena per arricchirsi, ma ha sempre lavorato. Ringrazierò Modena finché vivrò, perché è la mia città. Io sto facendo fronte a tutti gli impegni che devo rispettare, perché è nel mio dna. Non mi sono pentito di niente di quello che ho fatto, perché io ho fatto qualcosa per il Modena. L'ho sempre detto e lo ripeto anche oggi che la città non può essere seconda a nessuno perché è una delle più produttive d’Europa. Io non accetto 10 mila euro per un mio giocatore, alla Juve che voleva alcuni nostri giovani ho chiesto 10 milioni. Benassi svenduto? È una trattativa che ha portato avanti il signor Alessio Secco, di cui mi sono fidato visto che proveniva da tanti anni alla Juventus. A novembre con Novellino eravamo nelle stesse condizioni di quest'anno, se non peggio. Vi garantisco che mi sono pentito di non aver confermato Pavan dopo la salvezza. un domani, vorrà venire dentro al Modena io lo devo rispettare. Io dovevo lasciare dopo la retrocessione e adesso sono disponibilissimo a trattare, se c’è qualcuno che vuole entrare, ma non consegnerò le chiavi al sindaco né darò la società in mano a parassiti e accattoni per rispetto dei modenesi e dei tifosi".