Un mercato di gennaio all'insegna dell'esperienza, quello dell'Atletico Madrid. Ieri è stata la giornata di Fernando Torres, lanciato dal primo minuto da Diego Simeone nel match clou del periodo, l'andata degli ottavi di finale di Coppa del Re contro gli acerrimi rivali, i cugini del Real. El Niño non ha inciso al suo primo atto dopo il grande ritorno, ma come minimo ha portato bene, il 2-0 finale non rappresenta un'ipoteca sul passaggio del turno, perché le Merengues sono in grado di vincere con tre gol di scarto contro chiunque, ma consentirà comunque agli uomini del Cholo di affrontare al meglio la gara di ritorno.
Ieri però è stata anche la giornata di Ruben Gracia Calmache, semplicemente conosciuto come Cani, l'esperto centrocampista prelevato in prestito semestrale dal Villarreal. Lo scorso 29 dicembre vi avevamo riportato la notizia del Diario AS, concernente la volontà del Sottomarino Giallo di mettere sul mercato una delle proprie bandiere, in rosa dal 2006. E nove giorni dopo, dopo un fugace accostamento all'Espanyol, è arrivata l'ufficialità del passaggio all'Atleti.
"È un veterano della Liga, le grandi qualità di Cani faranno aumentare la competitività all'interno del nostro gruppo. Sa che dovrà sobbarcarsi una bella responsabilità, noi siamo molto soddisfatti del suo arrivo perché crediamo che possa dare un grande contributo alla squadra in questa fase cruciale della stagione". Così José Luis Caminero, ex bandiera e oggi direttore sportivo dei Colchoneros, ha commentato sul sito ufficiale l'operazione perfezionata con il club valenciano.
Una scelta quasi obbligata quella di Cani, che quest'anno soltanto in 5 occasioni era stato schierato titolare dal tecnico Marcelino, con il quale il rapporto non era evidentemente più tanto solido.
Ripercorrendo in sintesi le tappe più significative della sua carriera, Ruben nasce a Saragozza il 3 agosto del 1981, cresce rincorrendo un pallone e all'età di 13 anni entra nel vivaio della locale Real. Dopo aver percorso tutta la trafila delle giovanili, nella stagione 2001-2002 fa il suo esordio tra i grandi, disputando 30 minuti nella sfida contro il Barcellona. Veste la maglia dei Los Blanquillos fino al 2006, mettendo in bacheca una Coppa del Re e una Supercoppa nazionale. Saluta “La Romareda” dopo 113 presenze e 15 reti in campionato, per sposare la causa del Villarreal, che investe ben 8,4 milioni di euro per rilevare il suo cartellino dalla Real Saragozza. All’ombra de “El Madrigal” il centrocampista offensivo non vince alcunché, ma entra ben presto nel cuore dei tifosi. Con 309 partite ufficiali e 33 gol all’attivo non potrebbe essere altrimenti.
E chissà che il suo non sia solo un arrivederci, considerato che il contratto che attualmente lo vincola ai gialli di Spagna scadrà nel 2017. Fino a giugno, però, sarà l’Atletico Madrid a usufruire delle sue prestazioni. Il 2015 è appena iniziato e i lanciatissimi rojiblancos sono pienamente in corsa su tutti i fronti. E pensare che c’era chi aveva semplicisticamente bollato la scorsa, strepitosa, stagione…come episodica.