Canovi: il vademecum per i giovani talenti
24.10.2012 | 09:29
Credo sia innanzitutto necessario fare presente agli aspiranti calciatori come questa sia una professione che da un punto di vista economico premi pochi “eletti”. Solo i giocatori di serie A e B, e taluno delle serie inferiori, godono di salari importanti e vantaggiosi. Ciò premesso per potere dare un giusto consiglio a chi aspira a fare questa professione e sui passi necessari per potere dimostrare le proprie attitudini e qualità è necessario esaminare diversi fattori. L’età è il primo. E’ molto difficile, se non impossibile per un giovane di 18-19 anni diventare un calciatore professionista se già non militi in un club delle serie nazionali (può avvenire se l’atleta giochi in Interregionale ). A chi sia tesserato nelle serie inferiori posso solo consigliare di continuare a praticare il suo sport preferito per passione e di diffidare di tutta quella enorme massa di millantatori che promettono loro provini, ingaggi e un futuro nel calcio che conta. Un secondo fattore è il luogo di residenza. E’ chiaro che se l’aspirante calciatore vive in una grande città (o area limitrofa) ha molte più possibilità di farsi vedere e, quindi, di emergere. Vi sono, infatti, in grandi centri urbani come Roma, Milano, Napoli, Torino etc. molti club dilettantistici che hanno dato al calcio professionistico giocatori importanti. In altri termini, in questi centri urbani non è indispensabile fare già parte di squadre della massima serie. Diversa è la situazione per chi vive in regioni più decentrate.Per costoro è certamente più difficile emergere. Il consiglio che posso loro dare è quello di cercare di fare un provino con club che svolgono la loro attività sopratutto nel calcio giovanile. Anche qui occhio agli imbroglioni, a chi pretende denaro per organizzare provini con grandi club. Pur comprendendo come il desiderio di tutti i giovani e giovanissimi calciatori sia quello di giocare nella propria squadra del cuore per potere aspirare a “fare carriera” nel calcio è determinante che la molla inziale sia la passione per questo sport, lo spirito di sacrificio ( un giovane calciatore deve dimenticarsi svaghi, divertimenti, distrazioni dei loro coetanei) e la dedizione che solo pochi hanno. Tenacia, lealtà, onestà e coraggio sono doti indispensabili per chi, nel calcio e nella vita, vuole veramente emergere.