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Capello: “Sono in Cina perché mi ha convinto il progetto. Suning ha grandi prospettive”

14.06.2017 | 10:48

Fabio Capello è il nuovo allenatore del Jiangsu Suning. Il tecnico italiano, ex ct di Russia e Inghilterra, si è presentato questa mattina in conferenza stampa: “Quando mi è stato offerto di venire in Cina ho guardato soprattutto dove andavo e con che gruppo avrei dovuto lavorare.  Il gruppo Suning è un gruppo mondiale importantissimo che vuole fare grandi cose per il calcio. E questo è stato il progetto che mi ha fatto decidere di scegliere Suning. Io sarò il supervisor, ho un gruppo di lavoro giovane. Le possibilità di Suning nel calcio sono davvero importanti. Dopo pochi allenamenti ache abbiamo fatto, ho capito che la squadra può e deve fare molto meglio, puntiamo a migliorare in campionato e in coppa. Ho molta fiducia in questa squadra e in Suning. Cerchiamo di uscire in fretta da questa brutta posizione. Lo staff? Gianluca Zambrotta qui a sinistra, ha giocato con me alla Juventus. Abbiamo vinto due campionati che ce l’hanno tolti ma noi l’abbiamo vinti sul campo. Metterà a disposizione della difesa della nostra squadra tutto quello che ha imparato da me e da tutti gli allenatori che ha avuto. Brocchi, altro grande giocatore. Ha giocato con Milan, Inter, Lazio. Ha allenato anche il Milan e ha lavorato molto bene nel settore giovanile. Potrà d’essere di grande aiuto nel settore giovanile di Suning. Franco Tancredi, grande portiere della Roma e della Nazionale. Ha lavorato con me tanti anni nella Roma, nel Real, nella Juventus. Ha fatto diventare un grande portiere Casillas, che aveva grandi difetti. Ho con me Ventrone, un grandissimo preparatore atletico. Grande ricercatore e grande studioso. Da lui mi aspetto molto per quanto riguarda la condizione fisica. Un gruppo di giovani e di esperti, è il giusto mix per guidare questa squadra al successo. E ci siamo tenuti un collaboratore cinese, che ci può aiutare a capire la realtà cinese. Ho scelto Suning perché ho visto in Suning grandi prospettive di sviluppo nel calcio. E c’è una grande connessione con il calcio italiano, con l’Inter. E quindi una collaborazione italo-cinese. Per quanto riguarda il campionato cinese, ho lavorato con Fox che trasmetteva tutte le partite. Quando ho pensato di diventare allenatore per Suning, ho sempre guardato con curiosità questo campionato. Ho visto tante partite, ho capito alcune cose. Per quanto riguarda i giocatori, non troverete mai una mia dichiarazione su un singolo giocatore. Ritengo il calcio un gioco di squadra. Quando io sono andato in Cina qualcuno di voi non era ancora nato, parliamo del 1992-1993-1995. L’impressione, ogni volta che sono tornato, è di una nazione con sviluppo verticale. Sono passati tanti anni dal 1992, è un altro mondo. Per quanto riguarda Suning, è una realtà mondiale. Dobbiamo riuscire a fare, come Jiangsu e Inter, come ha fatto Suning in tutte le sue attività. Quindi diventare squadre di successo. La Nazionale cinese? Ho avuto un’ottima impressione, si vede che c’è la mano molto sapiente di Marcello Lippi. Ieri la Cina meritava di vincere per le occasioni avute. Per quanto riguarda il Jiangsu, io credo che dobbiate aspettare almeno un po’ di giorni per capire cosa si debba fare. Ho avuto una buona impressione dai calciatori. A Lippi dobbiamo dare giocatori pronti tatticamente, fisicamente e tecnicamente. Ha avuto grande successo, dobbiamo aiutarlo. E’ una cosa importante per la Cina, la nazionale è una bandiera che va in giro per il mondo, come club dobbiamo supportare in tutte le maniere la nazionale di Marcello Lippi. Per quanto riguarda Cannavaro, è stato mio giocatore come Zambrotta. Sono giovani che hanno fatto esperienza e adesso sono pronti ad allenare squadre importanti. L’esordio in panchina sarà nel giorno del mio compleanno, speriamo che i giocatori mi facciano un bel regalo. Il settore giovanile? Datemi un po’ di tempo, ho allenato solo i giocatori della prima squadra finora. Devo capire a che livello sono i giocatori, dove si può migliorare. E’ un impegno che ci siamo presi, che faremo nostro ma soprattutto ora dobbiamo tirare fuori la squadra da questo momento difficile in campionato. Messi il Barcellona l’ha acquistato che aveva 13 anni, giocava nel Barcellona pulcini. Maldini ha giocato a 17 anni. Sono quei talenti che nascono ogni tanto. Speriamo che nel settore giovanile del Jiangsu esca qualcuno, non dico come Messi e Maldini, mi accontento anche di meno. Bisogna avere il coraggio di far giocare i giovani e io credo molto nei giovani, l’ho sempre fatti giocare ed esordire molto rapidamente. Per quanto riguarda chi mi ha impressionato, come ho già detto in precedenza non mi piace fare nomi dei singoli. Si vince e si perde insieme”.

Foto: Osports Media