Capello: “Allegri alla Ferguson? Il nostro calcio non è culturalmente attrezzato. Sir Alex non stava in campo”
02.05.2021 | 09:45
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Fabio Capello, ha parlato di un modello che in Italia non è usato, ovvero lo stile dell’allenatore alla Ferguson. Alla domanda se Allegri può replicare un modello del genere alla Juventus Capello ha risposto: “Il nostro calcio non è culturalmente attrezzato per un modello genere Ferguson e penso che alla fine ognuno cercherà di difendere il suo orticello, ma poi bisognerebbe spiegare bene di che cosa si tratti e se sia compatibile con l’attualità. Ferguson, come Wenger, diede un’impronta fortissima al suo club. Era il capo assoluto dello United. Lavorava poco sul campo, dove delegava uno staff che eseguiva alle lettera i suoi ordini. Anche Wenger aveva il controllo totale, sebbene soprattutto nei primi anni sul campo fu decisamente più presente rispetto a Ferguson. Parliamo però di un calcio anni Novanta e primo decennio del secolo attuale. Il football è cambiato e sta cambiando soprattutto su due versanti: tecnologia e comunicazione. I social sono una realtà con cui un tecnico contemporaneo deve per forza confrontarsi. Se un altro allenatore si è proposto alla Ferguson? Penso che Roberto Mancini nell’esperienza al Manchester City si sia mosso verso quella direzione”.
Sul calcio dopo la pandemia: “La pandemia è stata una tragedia umanitaria, ha messo in ginocchio le economie mondiali e ha aperto crisi profonde in tutti i club europei. L’unico aspetto positivo di questi mesi terribili è stato che con i cinque cambi, almeno in Italia, ci sono stati maggiori spazi per i giovani. Rappresentano il nostro futuro”.
Foto: Zimbio