Capello: “Se i protocolli saranno rispettati, si potrà giocare anche al Nord”
27.04.2020 | 10:20
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex-tecnico Fabio Capello ha affrontato diversi argomenti, fra cui, ovviamente, la ripresa del campionato: “Ripartire sarebbe molto bello. Qualche settimana fa non riuscivo a parlare di calcio. Di fronte ad immagini come quelle delle bare portate via coi camion da Bergamo sarebbe stato offensivo. Ora mi sento di affermare che lo sport manca a tutti e rimettersi in moto può aiutare tutti, anche sul piano psicologico. Le partite, ovviamente a porte chiuse, offriranno una forma di svago. Poi c’è l’aspetto economico, il calcio è un’industria importante. Non ci sono solo allenatori e giocatori, ma migliaia di lavoratori: queste persone con l’attività sospesa sono in difficoltà. Non giocare al Nord? Se i protocolli di sicurezza vengono seguiti alla lettera, si potrà giocare anche in Lombardia, Piemonte e Veneto. La cosa importante è rispettare e regole sanitarie.” Ha poi aggiunto: “Lautaro? Al suo posto, resterei all’Inter. A Barcellona rischia di fare anticamera. Aggiungo: mi pare che in Spagna l’unica squadra che non uscirà a pezzi da questa vicenda è il Real Madrid. Barcellona e Atletico Madrid pagheranno un conto salato. Ibrahimovic? Conosco bene Ibra e so quale sia il suo desiderio di continuare ad essere protagonista. A uno come lui, nonostante i 39 anni in arrivo, questo Milan non può rinunciare. De Rossi? Daniele è un ragazzo estremamente intelligente e ha giocato a centrocampo, il reparto che ha fornito i migliori tecnici. Ricordo il giorno in cui lo feci esordire nella Roma, in Coppa Italia contro la Triestina, insieme ad Aquilani, nel 2002. Aquilani sembrava più pronto e giocò dall’inizio. Poi entrò De Rossi che, oltre ad entrare in campo con incredibile personalità, segnò su rigore nella lotteria finale. Dopo la partita dissi ai dirigenti: “questo ragazzo resta con noi, non va da nessuna parte.”
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