Capello sul derby della Lanterna: “Sono filosampdoriano, ma il Genoa potrebbe avere qualcosa in più”
Un derby, per definizione, è indecifrabile e passionale indipendentemente dall'obiettivo delle compagini che lo giocano. Aggiungendo a questa premessa la necessità di vincere per strappare la salvezza, ecco che quello di sabato sarà un
Derby della Lanterna elevato all'ennesima potenza dell'intensità.
Fabio Capello ne ha parlato al
Secolo XIX: "
Mio zio, Mario Tortul, era un giocatore blucerchiato. Questo mi rende un po' più filosampdoriano anche se la vittoria in extremis con il Cagliari può dare qualcosa in più al Genoa. Era una sfida molto importante: vincerla così ti dà carica, convinzione e questo può aiutare. E anche per Blessin è stato importante aver trovato la sua seconda vittoria con il Genoa. Stimo Blessin e la sua scuola. Sono per il modello tedesco, mi piace un calcio con gente che aggredisce e va in velocità, una squadra che giochi meno col portiere. Se recuperi palla devi essere molto offensivo subito, andare rapidamente all'attacco. Questa è la mia idea di calcio, altri la pensano diversamente e io rispetto tutte le idee. Giampaolo? Ho fatto il tifo per lui quando era al Milan. L'ho seguito molto in passato, ero un suo estimatore già quando era al Cagliari e fece molto bene. Chi vince? Chi ha più tipi da derby. Queste sono gare uniche, c'è poco da fare. Per capire pienamente un derby devi averlo vissuto, aver respirato l'atmosfera, bisogna avere grande rispetto quando se ne parla". Foto: kyivpost