Caputo: “L’emozione della prima convocazione in nazionale è stata unica”

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Ciccio Caputo, bomber del Sassuolo, nel corso dell'intervista alla Rivista Undici, si è soffermato sulla prima convocazione con la Nazionale italiana. “L’emozione della prima convocazione in nazionale è stata unica. Ero il ragazzo più felice del mondo. Piangevo come un bambino, era davvero emozionante. E poi le emozioni sono tornate quando ho sentito l’inno. Ho 33 anni e anche se ho fatto tanti gol non so quanti allenatori al posto di Mancini mi avrebbero preso in considerazione. Non posso che ringraziare il ct per l’opportunità che mi ha dato. C’è stima reciproca. Da parte mia, l’unico modo per sperare in questa convocazione sarà solo continuare a segnare e a fare bene. Poi tutto può succedere”. Infine sull'affetto dei tifosi. “Forse sono simpatico alla gente, forse per il mio modo di essere, o per la mia carriera. Appena mi muovo, c’è qualcuno che mi ferma e mi parla, ora la birra, ora il fantacalcio. Questa attenzione mi piace un sacco, mi fa impazzire. Mi preoccupo: quando smetterò tutto questo mi mancherà. Non mi sono mai abbattuto, non ho mai mollato: tutto quello che ho conquistato me lo sono guadagnato da solo, nessuno mi ha regalato niente. Questa è la soddisfazione più grande che porterò sempre con me”.   FOTO: Twitter FIGC