CARATTERE E LOTTA: ACKERMANN, IL GUERRIERO VICINO ALLA FIORENTINA
31.10.2018 | 11:31
Dalla fascia da capitano della Nazionale Under 17 svedese alla maglia viola della Fiorentina? Difficile dirlo con certezza, anche se nel Paese scandinavo ieri sembravano esserne sicuri. Quel che è certo è che Kevin Ackermann da (quasi) perfetto sconosciuto in Italia è balzato da circa 24 ore agli onori delle cronache proprio per questa indiscrezione, pur essendo tutt’altro che un calciatore in ombra in patria e non solo in essa. Infatti, nonostante i suoi appena 17 anni, Ackermann ha già all’attivo provini con squadre della Premier League del calibro di Manchester City, Manchester United e Sunderland, oltre che un debutto nel massimo campionato nazionale a nemmeno 16 anni e tre mesi. Quasi un record in Svezia, visto che prima di lui solamente quattro giocatori si era potuti fregiare di un esordio ad un’età più giovane della sua. Talento e carattere per il giovane Ackermann come quando si è trasferito all’IFK Goteborg, salvo andarsene un anno dopo sbattendo la porta accusando senza peli sulla lingua come gli allenatori della squadra pensassero esclusivamente a curare la crescita dei giocatori più in vista, invece che alla rosa nel suo complesso. D’altronde un carattere bellicoso non deve sorprendere più di tanto se andiamo a vedere il suo curriculum. Infatti sin da quando aveva sei o sette anni Ackermann ha praticato assieme al calcio anche la lotta. Uno sport che gli ha dato diverse soddisfazioni. Come lui stesso ha dichiarato in un’intervista, l’attuale centrocampista del BK Häcken ha vinto diversi tornei arrivando addirittura a conquistare un campionato nordico. Dalla lotta però sono arrivate anche dolori come quando a causa di essa ha rischiato di dover abbandonare qualsiasi sport per via di alcuni problemi all’anca e alla schiena che lo hanno bloccato per un anno a mezzo.
Un momento buio che però ora è alle spalle grazie anche ad allenamenti di stretching dinamico che gli hanno permesso di allungare i muscoli. Ora la sua testa è incentrata solo sul calcio, anche se la passione per lotta rimane, visto che ha affermato di praticarla ancora una volta a settimana per tenere forte il fisico. Una forza che evidentemente gli sta facendo molto comodo in carriera, dato che ha seguito tutta la trafila delle Nazionali Under 15, 16 e 17, con la quale ha anche disputato alcuni mesi fa l’Europeo di categoria con la fascia di capitano al braccio. Non solo tenacia però ma anche buona corsa e senso della posizione. Sono queste le doti di spicco che il centrocampista potrà mettere in mostra in Serie A se il passaggio alla Fiorentina si concretizzerà. Assieme a queste qualità vi sono il dinamismo, la capacità in impostazione e in copertura così come il gioco aereo. D’altra parte gli aspetti che il giocatore dovrebbe maggiormente migliorare riguardano la tecnica e la finalizzazione. Insomma, un diamante grezzo che starà agli allenatori che lo avranno in mano smussare e lavorare per renderlo un fuoriclasse in grado di imporsi in campionati di livello più elevato rispetto a quello svedese.
Foto: Peter Skaugvold / BILDBYRÅN / Cop 116