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Cardinale: “Il nostro obiettivo è quello di tornare al tavolo dei migliori del mondo. Champions? Non sapevo che solo il Real ne avesse di più”

13.03.2023 | 19:56

Gerry Cardinale, proprietario di RedBird e del Milan, ha parlato del rilancio degli obiettivi dei rossoneri e del futuro del club a margine di un evento .

Ecco le sue parole: “Il Milan è uno dei brand più grandi del calcio europeo, considero Silvio Berlusconi come uno George Steinbrenner del suo tempo. Una cosa che mi ha colpito è il fatto che il Milan fosse al secondo posto nella classifica dei club con più Champions League vinte dopo il Real Madrid. E’ un asset che potrebbe essere gestito molto meglio, come tutto quello che ruota intorno al calcio italiano e alla Serie A. Il campionato italiano ha però diritto di sedersi al tavolo dei migliori del mondo, e con essa ovviamente il Milan: il nostro compito è proprio questo e credo che tutto il lavoro che abbiamo fatto negli ultimi anni negli Stati Uniti potrà aiutare tantissimo il calcio europeo. In questo momento, in Europa non ci sono regole che riguardano le proprietà: tutti possono comprare una squadra di calcio, ad esempio. Un altro problema è la separazione in atto tra il calcio inglese e il resto del continente: la corporization delle proprietà in Premier League nel resto dei club europei si vede solo con RedBird e con il fondo del Qatar proprietario del PSG”.

Sulla gestione: “Ci adopereremo con un’importante disciplina finanziaria, credo ciecamente nella visione di Billy Beane: non sacrificheremo le performance sul campo per fare flusso di cassa. Le performance sul campo e le performance fuori dal campo sono due cose ben separate e penso che da questo punto di vista io e altri investitori potremmo portare molto alla Serie A. La Premier League è certamente un mercato differente, ma è interessante questa dinamica che si è innescata nel resto del continente contro i club inglesi. Per come la vedo io ci sono due livelli di arbitraggio economico: uno dentro la Serie A, l’altro nel resto d’Europa e in Inghilterra. Crediamo ci sia una grande opportunità per cambiare le carte in tavola nel settore. E’ un po’ come la storia dell’uovo e della gallina: c’è uno scarto di tre a uno tra la Premier League e la Serie A per quanto riguarda gli introiti dalla vendita dei diritti televisivi e uno scarto di due a uno tra La Liga e la stessa Serie A. Questo è il punto su cui lavorare per uscire dal circolo vizioso che continua a spostare i soldi, gli investimenti economici e soprattutto i giocatori verso la Premier League. Noi come RedBird non facciamo investimenti passivi, vogliamo mettere le mani nella cabina di controllo degli asset nei quali investiamo. I nostri business plans sono fatti in modo da avere sempre sotto controllo le modalità di generazione del flusso di cassa per capire come fare affidamento su di esse”.

Foto: Instagram Milan