Carles Perez: “A Roma sono felicissimo”

Categorie: News
Carles Perez ha parlato all'agenzia spagnola EFE sottolineando due aspetti, il suo arrivo alla Roma   e l'addio al Barcellona. Ecco l'intervista completa: Come ho vissuto le tante partite dopo il lockdown? "E' stata dura, non solo per le tante partite. Io venivo da un ritmo di allenamento più rilassato al Barcellona, i cambiamenti in Italia sono stati importanti. Qua si corre tanto, non ci si ferma mai". Come ho vissuto il lockdown a Roma? "Da solo, mio padre era tornato a Barcellona una settimana prima della chiusura. Sono stato tre mesi solo, mi allenavo mattina e sera e il resto del tempo giocavo alla Play Station. Per questo ancora non mi sono goduto la città". L'ambientamento al calcio italiano? "Pensavo sarebbe stato più complicato di come è stato in realtà. Sono felice, ho scelto bene il mio destino. Paulo Fonseca vuol giocare a calcio. La differenza principale è che in Serie A hai molto più tempo per pensare quando hai la palla fra i piedi". Il Siviglia in Europa League? "Abbiamo fiducia grazie ai buoni risultati nel finale di campionato e il fatto di giocare con 5 giocatori dietro ci sta dando molta sicurezza. Il Siviglia è forte, ma nello scontro diretto può succedere qualsiasi cosa". Se sono felice del buon impiego alla Roma? "Sì chiaro. Un anno fa stavo giocando in Serie B... E' successo tutto velocemente e sono felice del mio primo anno in una massima categoria, soprattutto del livello mostrato dopo lo stop. E ancora manca l'Europa League. A livello personale credo di meritare più minuti di quelli che ho giocato fino ad ora, ma siamo tanti giocatori e tutti molto forti". Il mio addio al Barcellona? "Ho avuto tante offerte per andarmene, ma ho sempre detto no perché volevo arrivare in prima squadra. Infatti ho avuto le mie occasioni e credo di averle sfruttate come potevo. Per me è stata una sorpresa che abbiano deciso di lasciarmi partire, non me lo meritavo. Ma non voglio ripensarci, è successo tanti mesi fa. Ora sono alla Roma che è uno dei migliori club d'Italia". Il Barça ha rinunciato a me per colpa dell'esplosione di Ansu Fati? "Non credo, giochiamo su due lati diversi del campo. Io dovevo giocarmi il posto con Dembele e Messi, il che significa che dovevo semplicemente sfruttare i minuti che mi lasciavano a disposizione". Qual ì stato, quindi, il motivo dell'addio? "Ad oggi ancora non riesco a capire cosa è successo. Forse il club aveva bisogno di soldi, o forse c'è stato qualcos'altro che non comprendo. Ma è il passato. Lì per lì mi sono preoccupato, è brutto lasciare il Barça e smettere di vedere la tua famiglia e i tuoi amici. Quello che posso dire è che c'è vita anche fuori dal Barça, a Roma sto bene e mi sto conquistando il mio spazio".