CARLOS DUNGA, A VOLTE RITORNANO
23.07.2014 | 10:12
Il Brasile post Mondiale riparte da Carlos Dunga. Tocca a lui ricomporre il mosaico verdeoro che è andato distrutto dopo il pesantissimo 7 a 1 inflitto ai brasiliani dalla Germania.
Il bagaglio che porta in dote il neo tecnico, è ricco di trofei e di un’esperienza sulla panchina della nazionale naufragata con il Mondiale in Sudafrica, nel 2010, dopo la sconfitta ai quarti per 2 a 1 a favore dell’Olanda.
Una partita persa e un ct in uscita, la storia si ripete. Questa volta la federazione è certa che sia il momento giusto per rilanciare Carlos Caetano Bledorn Verri, per tutti Dunga, e con lui il calcio brasiliano.
Il presidente della CBF, José Maria Marin ha giustificato così la scelta: “Ha vinto i Mondiali da giocatore, da capitano. E ha già mostrato che ha le capacità per dirigere la nazionale brasiliana. I numeri sono dalla sua parte. Tutti noi abbiamo una fiducia totale verso il suo lavoro”.
Da ex centrocampista orchestrava le manovre come regista davanti alla difesa, ora dovrà usare quel senso tattico per superare l’opinione pubblica contraria alla sua investitura.
Da ex centrocampista orchestrava le manovre come regista davanti alla difesa, ora dovrà usare quel senso tattico per superare l’opinione pubblica contraria alla sua investitura.
Il primo monito del ct ha un sapore antico “più campo e meno marketing”, un’idea che riporta ad un calcio lontano quello in cui appena ventunenne fu acquistato dalla Fiorentina, che lo lasciò per tre anni in Brasile per maturare. Un triennio in cui passò per l’Internacional, il Corinthias, il Santos e il Vasco da Gama. Di quella parentesi italiana sono pochi i ricordi positivi: una salvezza sofferta con il Pisa, un rapporto non idilliaco con Cecchi Gori alla Fiorentina e una retrocessione con il Pescara.
Le più grandi soddisfazioni Dunga le ha raccolte proprio con la Selecao fin da giovanissimo: un Mondiale Under 20 nel 1983 e una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984. Vinse la Coppa America nel 1989 con la Nazionale maggiore, ma non fu facile digerire la prematura uscita agli ottavi nei Mondiali del 1990. Dopo la grande delusione arrivò il trionfo, nei Mondiali del 1994 da capitano trascinò il Brasile verso la conquista della Coppa del Mondo, segnando il quarto rigore nella finale con l’Italia. 91 presenze e 6 gol nella nazionale maggiore, che ritrovò poi da allenatore nel 2006 sostituendo Carlos Alberto Parreira. Alla guida dei verdeoro ha conquistato la Coppa America nel 2007 e la Confederations Cup nel 2009.
Da oggi Carlos Dunga proverà ad aprire un nuovo ciclo, trascinando da selezionatore la Selecao alla vittoria, come fece nel Mondiale del 1994 da capitano. In quattro anni tutto può succedere.