CARLOS EDUARDO, CINQUINA DA URLO

Questa stagione le cinquine vanno di moda: dopo quella di Luiz Adriano dello Shakhtar Donetsk rifilata al Bate Borisov in Champions League, ieri sera è toccato a Carlos Eduardo del Nizza. Lo scenario è quello oggettivamente meno prestigioso della Ligue 1, ma la sensazione di stupore nel leggere il tabellino dei marcatori e trovarci per cinque volte lo stesso nome resta praticamente la stessa. E' l'undicesima giornata del campionato francese, il Guingamp (avversario della Fiorentina in Europa League) ospita proprio il Nizza allo Stade de Roudourou; i padroni di casa sono alla disperata ricerca di un successo per lasciare la scomoda ultima piazza in classifica (appena nove punti in 10 giornate), mentre gli ospiti sono più su di cinque lunghezze e coltivano il sogno di un piazzamento europeo. Tra le ambizioni dell'una e le speranze dell'altra, lo spartiacque è rappresentato dal centravanti brasiliano, che fa il proprio mestiere fino in fondo, senza alcuna pietà: dopo l'iniziale 1-0 firmato da Beavue all'8', l'attaccante inizia il proprio show quattro giri di orologio più tardi, pareggiando i conti con un autentico gioiello su punizione dai 20 metri. Parabola esemplare e portiere immobile, la fiera del gol può avere inizio con una prodezza balistica degna dei migliori in circolazione. Tra il 26' e il 43' l'allungo decisivo: prima con un piattone all'altezza del dischetto del rigore, poi con un tap-in sotto misura. Finisce qui? Macché... Il secondo tempo si apre così come si era conclusa la prima frazione: minuto 51, ancora un cross dal fondo, ancora un piazzato facile facile, e siamo al poker. Il cerchio magico della serata della punta verdeoro si chiude al 20' della ripresa, con un contropiede rapido finalizzato con un diagonale vincente nell'angolino destro. Alla fine sarà 7-2, pesantemente marchiata da una manita d'autore che mette in mostra l'intero repertorio del giocatore: velocità nello stretto, ottima capacità nel dialogare con la squadra, senso della posizione, intelligenza tattica, tecnica invidiabile (tipica dei sudamericani). E soprattutto una concretezza spaventosa sotto porta. Una propensione al gol preziosa per il Nizza, ora a meno tre dal terzo posto e con una stella in più nel proprio motore.
Nonostante abbia 25 anni (compiuti lo scorso 17 ottobre) e sia nel pieno della maturità calcistica, il curriculum di Carlos Eduardo è stato fin qui tutt'altro che di primo livello. Desportivo Brasil, Sao Bento, Ituano, Fluminense, Gremio Prudente, Estoril Praia, dal 2007 al 2012 quasi tutte compagini semisconosciute in carriera, nonostante mezzi fisici e tecnici meritevoli di palcoscenici più elevati. La scorsa stagione c'è stata la grande occasione con la maglia del Porto: 16 presenze e 4 reti complessive nella sua esperienza lusitana, prima del prestito proprio al Nizza. Un trasferimento che potrebbe essere il crocevia decisivo per cambiare marcia e imporsi davanti alle platee dai palati più fini. 
Sull'estroso giocatore carioca, capace di ricoprire sia la fascia destra che sinistra dell'attacco, sia la posizione di trequartista o anche di seconda punta, c'è un particolare che, a colpi di cinquine, non bisogna affatto sottovalutare. Il prestito al Nizza scadrà a giugno del 2015 e, nel caso il Porto (proprietario del cartellino) dovesse decidere di cederlo nuovamente a titolo temporaneo, potrebbe essere una grande occasione per le squadre italiane di aggiungere alla propria rosa un talento troppo spesso sottovalutato.
Intanto Carlos Eduardo vuole stupire con magie in salsa transalpina: il futuro può attendere, ma un pensierino ai club di prima fascia lo si fa sempre...




Foto: europacalcio.it