Carnevali: “Cessione di Scamacca programmata, quella di Raspadori no. Frattesi? Non potevamo dare via tutti”
Intervenuto ai microfoni di Sportitalia, il direttore sportivo del
Sassuolo, Giovanni
Carnevali, ha commentato le operazioni di mercato dei neroverdi, partendo dal capitolo cessioni:
“Siamo molto soddisfatti del mercato di quest’anno. Avevamo un obiettivo e la cessione di Scamacca poteva far sì che si potessero concludere i nostri trasferimenti perché non avevamo intenzione di cedere Raspadori. Siamo una società coglie le opportunità, soprattutto quando i ragazzi hanno il desiderio di giocare su palcoscenici più importanti come Raspadori che ha l'occasione di giocare la Champions con il Napoli. Abbiamo cercato di portare a termine la trattativa per Raspadori, non è stato semplice, ma abbiamo ottenuto quello che avevamo in mente. Lo stesso vale per Scamacca: siamo contenti perché è approdato in Premier League. Questo ci darà visibilità, una visibilità di cui ha bisogno anche calcio italiano”. Poi ha proseguito con l'acquisto di Andrea
Pinamonti:
“Dopo aver fatto delle cessioni importanti abbiamo investito su ragazzi giovani anche grazie alla proprietà. Abbiamo fatto degli investimenti che potranno dare continuità al nostro lavoro. Pinamonti è l’acquisto più costoso della storia del Sassuolo: era la nostra prima scelta perché è un ’99 nel giro della Nazionale, ma soprattutto è italiano”. Infine, ha concluso commentando l'arrivo di Armand
Laurienté e la permanenza di
Frattesi:
“Pinamonti era la prima scelta. Frattesi ha avuto alcune richieste, in particolare quella della Roma, ma non potevamo cedere tutti perché la Serie è difficile. Abbiamo preferito trattenerlo almeno questa stagione, poi vedremo cosa fare il prossimo anno. Laurienté è entrato tra i nostri obiettivi perché in quella zona del campo, esterno sinistro offensivo, abbiamo il problema dell’infortunio di Traorè. Quest’anno non siamo partiti bene con gli infortuni, speriamo finisca qua o è un problema”. Foto: Twitter Sassuolo