Caro Pulcinelli, la sua smentita è una conferma. L’Ascoli in A è l’unica cosa che conta
22.05.2020 | 12:20
Ieri sera, con molta educazione e con le dovute maniere, avevamo timidamente accennato alla possibilità di una cessione dell’Ascoli, ma soltanto in caso di “proposta seria e affidabile”. Aggiungendo che il patron Pulcinelli avrebbe lasciato soltanto in mani sicure. Insomma, tanti “se” e tanti “ma”. Poco fa l’Ascoli ha diramato un comunicato che abbiamo letto con attenzione: sarebbe stato meglio citarci e metterci la faccia piuttosto che parlare di “un sito web nazionale”, non abbiamo di sicuro nulla da nascondere. E quando si parla si fanno nomi e cognomi. Quando Pulcinelli dice che “il mondo è pieno di chiacchieroni senza soldi, ascoltiamo tutti per educazione, ma questo non significa che siamo interessati a vendere”, bene più o meno quanto abbiamo scritto noi. Evitiamo di fare nomi e cognomi per non mettere in difficoltà altra gente e per rispettare le fonti. Abbiamo soltanto parlato di situazioni interlocutorie che sono verificate, e Pulcinelli lo sa, aggiungendo che l’intenzione sarebbe stata quella di cedere soltanto in caso di proposta seria e affidabile, alla larga dai “chiacchieroni” come recita il comunicato del club. Non commentiamo alcune dichiarazioni di qualche suo ex socio che presto uscirà dal CdA, le abbiamo lette e ci fermiamo qui. Auguriamo a Pulcinelli una gestione più competitiva e meno improvvisata dell’Ascoli: la vicenda Stellone (ingaggiato e licenziato dopo poche settimane) basta e avanza per sintetizzare la poca competitività del progetto a livello strategico e tecnico; il fatto di rescindere il contratto con il direttore sportivo Tesoro senza sostituirlo (come recita il comunicato) non è una cosa da tramandare ai posteri. E Pulcinelli ci permetterà di dire che l’Ascoli in A è l’unica cosa che conta dopo un periodo di tanti bei pensieri, parole tantissime ma senza il conforto dei risultati. Il problema non è smentire qualcosa di normale ma di consentire all’Ascoli di rinverdire i fasti del passato. E fin qui, ci scusi Pulcinelli, tanto fumo e poco arrosto.