Casini: “Il calcio non esige ristori. La Serie A vuole pagare le tasse, ma in modo ragionevole”
07.12.2022 | 12:20
Ha parlato così il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, intervistato da Il Corriere della Sera a proposito delle scadenze del 22 dicembre che preoccupano le società del massimo campionato italiano: “Il calcio non esige ristori, questo concetto deve essere chiaro. Chiediamo che il settore continui a pagare le tasse nel modo più ragionevole possibile, nell’interesse dello Stato”. Poi ha aggiunto: “Serve una soluzione a beneficio di tutti, non solo dello sport, per definire nel minor tempo possibile con l’Agenzia delle entrate un piano di rateizzazione. Con le norme vigenti, scaduto il termine per pagare gli adempimenti fiscali sospesi ci vorrebbero almeno 2-3 mesi prima che si possa aderire a un piano con l’Agenzia. L’obiettivo è snellire questi tempi così le società potranno subito pagare a rate, senza sanzioni penali e sportive”.
Sull’ipotesi che le richieste della Serie A siano respinte, Casini aggiunge: “Non è ragionevole esser sanzionati per voler pagare a rate le imposte sospese dallo Stato. Se così sarà, le società pagheranno con le stesse sanzioni previste per i contribuenti inadempienti, ma i problemi delle tempistiche amministrative e delle sanzioni penali e sportive medio tempore vanno risolti”.
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