Caso Gattuso: De La abbia la forza di esonerarlo (parte seconda)
La simultaneità dei rinnovi di
Simone Inzaghi per la Lazio e
Rino Gattuso per il Napoli è un falso storico. Noi ci eravamo tirati fuori, lo diciamo a chi fuori dalla tangenziale è sconosciuto al mittente e conosce altre dinamiche (non quelle del mercato), dopo tutti gli accordi che vi avevamo svelato. Già qualche settimana fa la situazione era chiara, abbiamo evitato di aggiungere dettagli... impossibili. Come quelli che
Inzaghi e Gattuso avrebbero rinnovato in simultanea. Impossibile, infatti chi lo dava per scontato dieci giorni fa adesso ha fatto precipitosa retromarcia. Premesso questo,
noi restiamo della stessa idea di un po’ di tempo fa:
De Laurentiis deve avere la forza di esonerare Gattuso, dal momento in cui ha contattato a prescindere altri allenatori. Non c’è bisogno di citofoni e megafoni, non ha senso. La forza di esonerarlo: non dipende più da una vittoria o da una sconfitta, sarebbe giusto farlo, non pensando ai soldi. Esempio: Preziosi ha esonerato Maran per prendere Ballardini, mica gli ha chiesto di andar via. Esempio bis: Giulini ha addirittura rinnovato Di Francesco, malgrado risultati disastrosi. Quelli che dicono “il presidente venerdì ha ribadito la fiducia” sono quelli che mettono scendiletto e tappeti a prescindere, non hanno capito il problema qual è. Oppure, meglio, fingono di un capirlo della serie “mai una critica, ci mancherebbe”. Quelli che sostengono “ma è stato il presidente a non voler restituire il contratto firmato” dicono un’altra cosa non vera: è esattamente il contrario, per fortuna di tutti, visto che già la scorsa estate Gattuso aveva chiesto di andare avanti così, fino alla scadenza e senza rinnovo. Fortunatamente per tutti, ripetiamo, andrà così. E il numero uno del Napoli la scorsa estate aveva pressato per il rinnovo, rinunciando alle clausole: questi sono fatti, non chiacchiere dentro la tangenziale, fuori nessuno conosce da chi arrivino queste chiacchiere... De Laurentiis ci pensi davvero e si esibisca per ripartire con l’allenatore che ritiene quello giusto, riscaldando minestre o brodini, padronissimo di farlo. Mettendo indirettamente a questo stillicidio di offese mediatiche che, se fossero soltanto critiche, sarebbe giusto accettarle. Ma quando si trascende nelle offese mediatiche, violente e pesanti, il disgusto diventa insopportabile. Dice Gattuso: “
Per andare a mangiare nella mia pescheria ci vuole classe”. Non soltanto per andare a mangiare lì... Foto: Sito uff. Napoli