Cassano: “Verona? Non me la sentivo di lottare per non retrocedere. Messi per Dybala è inarrivabile”
Antonio Cassano, ospite nel programma Tiki Taka, è tornato a parlare del clamoroso dietrofront opposto al
Verona in estate, con la rescissione arrivata poche settimane dopo l'ufficialità:
"Il problema è che quando Cassano sceglie di fare qualcosa diventa matto oppure è depresso. Con il Verona non è scattata la scintilla, se frequenti una donna e non ti attira la lasci. Ho deciso di andarmene, ho rinunciato a un bel po' di soldi e non tutti lo fanno. Perché dovevo rimanere se la situazione che non mi andava a genio? Mi hanno detto di dire che smettevo, ma la realtà dei fatti è che mi sono lasciato con loro in ottimi rapporti, ma non volevo restare lì, punto. Non ero disposto, a 35 anni, a fare un campionato di sofferenza. Dieci anni fa mi sono preso delle responsabilità andando dal Real Madrid alla Sampdoria, adesso non me la sono sentita. Questo sapevo che era un campionato di sofferenza per il Verona, ma non sapevo se potevo dare il 100% per lottare per non retrocedere.
Messi? Per me è il calciatore più grande della storia, Dybala è un ottimo calciatore. L'unico che si può avvicinare a Messi è Cristiano Ronaldo. Non puoi paragonare qualcosa di inarrivabile con un grande giocatore. Questo nulla toglie a quello che è Dybala. Somiglia molto a Montella, è forte, furbo, fa tanti gol. Messi è una cosa diversa.
Lo scudetto? Secondo me lo vincerà l'Inter. Ha Spalletti in panchina che è troppo forte, riesce a stimolare i propri giocatori al massimo. Quando ci siamo incrociati a Roma io avevo già problemi con la società, sono stati pochi giorni, poi sono andato al Real Madrid. Mi ha fatto giocare qualche partita, mi sarebbe piaciuto essere allenato da lui. Io sono particolare, lui anche, non so se alla fine saremmo andati d'accordo". Foto: Twitter Verona