Castrovilli: “A 12 anni ho pensato di smettere. Ora vedo ripagati tutti i sacrifici”
La più bella scoperta della Serie A 2019/20 fino a questo momento risponde probabilmente al nome di
Gaetano Castrovilli. Il centrocampista della
Fiorentina si è ritagliato sin da subito un ruolo da protagonista nelle gerarchie di Vincenzo Montella e ha finora sempre giustificato la fiducia in lui riposta. Il 22enne si è raccontato in un'intervista a
Radio Selene, partendo dal suo momento magico con la maglia viola: "
Devo ancora realizzare tutto, ma sono contento per me e per la mia famiglia. Sono felicissimo dell'amore dei tifosi, della fiducia loro e dell'allenatore. Sono rimasto umile grazie ai miei genitori, che mi hanno insegnato i giusti valori. Non smetterò mai di ringraziarli. Ora sono contento, perché finalmente mi vedo ripagato di tutti i sacrifici che abbiamo fatto con la mia famiglia. A 12 anni ho visto che eravamo in difficoltà e così ho pensato di smettere di giocare a calcio. Mio zio e mister Nicassio mi hanno incoraggiato a non mollare. Mio nonno mi ha sempre detto che avrei dovuto fare il calciatore, così ho dato ragione anche a lui. Era un grande tifoso del Bari e avverare il suo sogno giocando con quella maglia è stato emozionante. Sarebbe impazzito di gioia. Purtroppo è volato via via prima, ma mi ha guardato da lassù. Nazionale? Io lavoro ogni giorno e l’azzurro per me è un sogno. Fantacalcio? Il primo che mi ha comprato è stato mio cugino Antonio: mi ha pagato un fantamilione. Io non mi ero comprato, poi i compagni di squadra mi hanno tirato in ballo e così ho deciso di fare il fantacalcio. Sta andando bene". Foto: twitter Fiorentina