Ultimo aggiornamento: venerdi' 13 dicembre 2024 00:25

Cataldi: “Ho qualche problema all’adduttore, ho preferito fermarmi. Non è vero che qua c’è poca lazialità”

18.07.2024 | 20:45

Al termine della seconda amichevole stagionale della Lazio, terminata 3-1 contro il Trapani, è intervenuto ai canali ufficiali biancocelesti il centrocampista Danilo Cataldi. Queste le sue parole: “Sto un po’ così, sono 4-5 giorni che ho problemi all’adduttore, ho cercato di non saltare allenamenti perché è importante fare tutta la preparazione. Con il passare dei minuti si è indurito un po’ troppo e ho preferito fermarmi”.

Poi ha proseguito: “La squadra è vogliosa e contenta di stare insieme, si sta creando un bel gruppetto e ci stiamo divertendo. Gli allenamenti sono parecchio duri, ma stiamo lavorando bene. Queste partite lasciano il tempo che trovano, stiamo lavorando al meglio. Il mister io l’ho avuto pochi mesi a Benevento, è una grande persona, umile che si mette al servizio della squadra e che ci aiuta. Ogni tanto sa dare il suo rigore e penso sia la persona giusta per questa Lazio. Sono arrivati bravi ragazzi, li stiamo aiutando a inserirsi e ci daranno una mano importante a crescere”.

Sul pubblico: “Il pubblico ha risposto presente ma è la normalità, volevo dire questa cosa già a inizio ritiro. In città si sentono e si dicono tante cose, i social parlano e mi dispiace se qualcuno pensasse che ci fosse poca lazialità in questa Lazio. Ho sentito poco amore verso questa squadra, la lazialità è una fede che non deve mai morire a prescindere dai risultati. Qui c’è tanta lazialità a partire dai magazzinieri fino a chi è qui da tempo e che ha fatto delle rinunce economiche. C’è gente laziale, c’è gente che dà tutto per questa maglia, l’augurio è di non abbandonare mai la Lazio in qualsiasi momento. So che tutti vogliono seguire la Lazio, sono stati mesi complicati e siamo i primi a essere dispiaciuti per questo”.

Infine: “Si deve far capire cosa significa indossare questa maglia, per noi ogni partita vale la vita, ogni partita vale tre punti e in questa città qualche partita vale anche di più. Dobbiamo permettergli di sbagliare e di fargli capire gli errori, questo è successo anche a noi in passato. Dobbiamo fargli capire cosa sia la Lazio, ma credo lo stiano già capendo grazie anche alla gente che è qui. Sono ragazzi umili, lo stanno già capendo, l’unica strada è il lavoro”.

Foto: Instagram Cataldi