Cattivo e concreto: Higuain si riprende la Juve. Un calcio alle critiche, un’altra vittoria di Allegri
27.09.2017 | 23:40
Era entrato in campo con la voglia di spaccare il mondo e dare un calcio alle critiche: cattivo, determinato su ogni pallone, concreto alla sua maniera. E non poteva che sbloccarla lui. Ci riferiamo a Gonzalo Higuain, che contro l’Olympiacos ha tolto le castagne dal fuoco a una Juve che fino a quel momento non era riuscita a bucare la compagine del Pireo. Subentrato a Cuadrado al quarto d’ora della ripresa, il Pipita ha impiegato 9 minuti per battere Proto e lasciarsi andare a quell’urlo liberatorio, figlio della rabbia di chi – Mister 90 milioni – era stato relegato in panchina per due volte di fila, al limite della lesa maestà per qualcuno. Giustamente, aggiungeremo, a maggior ragione se questi sono i risultati. Gonzalo è tornato a segnare dopo 4 partite (suo terzo gol stagionale), in una serata che si stava facendo problematica, pensate cosa sarebbe successo se Madama avesse bucato anche la seconda in Champions. Ma ad Allegri va dato il merito di aver saputo gestire per l’ennesima volta una situazione complicata. Max non ha fatto figli e figliastri, la Juve prima di tutto. Anche lui non aveva visto Higuain in palla, anche se alcune critiche (e certi titoli) erano state francamente eccessive, e lo ha tenuto serenamente fuori. Potendo contare in avanti su una potenza di fuoco comunque di primissimo livello. Per poi rilanciare Gonzalo al momento più opportuno. Alla Juve serve questo Higuain, in grado di fare la differenza, sempre o comunque il più possibile. E se il Pipita proseguirà su questa strada, mantenendo questa stessa cattiveria, anche Sampaoli se ne accorgerà presto.
Foto: Twitter Juventus
Jody Colletti