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Cellino: “Tonali come Nainggolan. Più che i soldi, conteranno questi aspetti”

14.11.2018 | 09:47

Sandro Tonali è l’oggetto dei desideri delle big italiane. Infatti sul giovane e talentuoso regista di proprietà del Brescia si sono Roma, Milan, Juventus e Inter, quest’ultima ancor di più lo sarà ora con l’arrivo Marotta. Una situazione che il presidente delle Rondinelle, Massimo Cellino, conosce bene, così come è consapevole del fatto che la cessione del classe 2000 gli frutterà molti milioni di euro. Ma, a detta del patron del club lombardo, non saranno le super offerte il fattore determinante a convincerlo a dire sì a una grande squadra piuttosto che a un’altra. Queste sono le sue parole a Tuttosport: “Con Allegri chiacchiero spesso di calcio, ci confrontiamo sui sistemi di gioco, sull’interpretazione delle partite, ma di Tonali non abbiamo mai parlato. Non serve: Sandro è un talento che vorrebbero avere tutti gli allenatori. E’ un centrocampista moderno, che risolve i problemi tattici. Tonali parte come regista basso, ma è talmente bravo che sa alzare o abbassare il baricentro della squadra in base alle esigenze del tecnico. Spero rimanga il più possibile tra le mani del mio Corini, con cui mi sto trovando benissimo. Eugenio è un allenatore validissimo. Se Tonali vorrà restare a Brescia, io sono disposto a tenermelo per sempre. In ogni caso mi piacerebbe godermelo un altro po’ e centrare la promozione in Serie A anche per evitare di farmi portar via mezza squadra. Per Tonali non mi ha chiamato ancora nessuno, ma è logico che piaccia a tutti. Se – e quando – arriverà il momento di cederlo, non basterà solo una super offerta per convincermi. Sì, chi desidera Tonali dovrà dimostrare amore per me e per il ragazzo. Per amore intendo rispetto nell’approccio, tempi giusti, non distrarre il giocatore dal Brescia. Più che i soldi, conteranno questi aspetti: come mi è successo con Nainggolan ai tempi del Cagliari. La Juve offriva di più per Radja, però la Roma dimostrò di volerlo maggiormente, facendo sacrifici. Quando sono arrivato a Brescia Tonali faceva la mezzala e non era titolare nemmeno in Primavera… Lo notai in allenamento e chiesi al tecnico Boscaglia di portarlo in prima squadra. Ho seguito da vicino l’evoluzione di questo talento: è un regista moderno perché possiede il dinamismo della mezzala. C’è una caratteristica che non deve perdere se vuole arrivare in alto: lo spirito di servizio. Tonali ha la modestia di un mediano dai piedi quadrati e la qualità del fuoriclasse. Spero che Dio lo conservi così, ma sono ottimista perché ha due genitori esemplari. Per la convocazione in Nazionale ho fatto i complimenti a Sandro con queste parole: ‘Sei il futuro dell’Italia, ma il tuo presente è il Brescia’. Ho un’idea: vederlo ancora protagonista in un club italiano per far rinascere il nostro calcio”.

Foto: Twitter Tonali