Cerci: “Mi manca l’Italia! In estate tante squadre su di me. Nazionale? Lavorerò sodo per tornarci”
10.10.2016 | 10:00
Alessio Cerci, ala dell’Atletico Madrid, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport. Questi i passaggi più significativi: “L’infortunio è alle spalle, il ginocchio destro risponde veramente bene. Nel giro di un mese, un mese e mezzo, sarò pronto per giocare. Se mi manca la Serie A? Normale, preferirei tornare in Italia, è il Paese che mi ha cresciuto calcisticamente, se troverò una soluzione rientrerò volentieri. Ma non escludo altre opzioni, non sarebbe un problema giocare all’estero. Chiedo fiducia, sceglierò chi me la concederà. In estate c’era l’interesse della Lazio, non erano convinti per via del ginocchio destro, vediamo cosa succederà nei prossimi mesi. Il Bologna ha calcolato i miei tempi di recupero, erano un po’ più lunghi, hanno preferito aspettare. Mi hanno dato una mezza parola per gennaio. Si vedrà anche in questo caso. Non sarebbe un problema giocare nella Lazio. Nella Roma ci sono cresciuto, ho bei ricordi, ma il calcio porta a fare delle scelte che diano l’opportunità di giocare. Candreva inizialmente ha avuto problemi, poi ha conquistato tutti i laziali. Il suo esempio è lampante. Immobile? Ci sentiamo spesso con messaggi, siamo rimasti in ottimi rapporti. Dopo aver vissuto quell’annata importante a Torino abbiamo condiviso la speranza di ritrovarci per rifare qualcosa di bello. C’era e c’è un ottimo rapporto, in campo e fuori. Ventura? Sarei felice di ritrovarlo come ct. Lavorerò sodo per raggiungerlo in Nazionale! Mancini? Mi voleva al Manchester City prima che firmassi con la Fiorentina, fui vicinissimo al club inglese, poi fecero marcia indietro, penso a causa di una scelta societaria, non di Mancini. Provò a prendermi anche dopo il primo anno di Firenze, mi chiamò Ventura e andai a Torino. Ora guardo avanti”.
Foto: zimbio