Cerri sì, Rugani no, Alcaraz da 5 a 0 minuti: le incomprensibili scelte di Allegri

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La Juventus di ieri sera è stata mediamente quella degli ultimi due anni e mezzo: quando vince e quando perde le prestazioni sono più o meno le stesse, tranne rare eccezioni. Contro l’Udinese, inutile fare troppi giri di parole, Allegri ha sbagliato tutto: la formazione iniziale (perché Alex Sandro e non Rugani che era stato perfetto quando chiamato in causa? Con il senno del prima sembrava tutto chiaro), i cambi, gente impiegata fuori posizione. Allegri è riuscito a sostituire Cambiaso che era stato uno dei migliori se non il migliore, ha utilizzato Yildiz in un ruolo non comprensibile, ha inserito Iling-Junior senza una consegna precisa, ha sostituito Chiesa che non ne può più, poi si è rivolto al giovane Cerri e se avesse potuto avrebbe messo anche il magazziniere o il massaggiatore. Tutti tranne Carlos Alcaraz, tenuto misteriosamente in panchina per 90 minuti più recupero. Dal nostro punto di vista sarebbe stato utile vederlo titolare, siccome l’allenatore è Allegri giusto che decida lui. Ma almeno una mezz’oretta, venti minuti, un quarto d’ora? Nulla. Premesso che Alcaraz è arrivato in prestito oneroso (circa 4 milioni) e non gratuito, sembra una ripicca oppure chissà cosa. Ricordiamo che Allegri ha spinto fino all’ultimo per Bonaventura, intervenendo in prima persona ma trovando il muro altissimo della Fiorentina. Alcaraz sarebbe servito per tre motivi: a) dare un po’ di freschezza; b) cercare un minimo di fantasia; c) non farlo diventare l’ultima, ma proprio l’ultima, ruota del carro. Invece, Allegri lo ha inserito al 90’ a San Siro contro l’Inter per i 5 minuti di recupero e mai contro l’Udinese, all’interno di una delle più inguardabili partite della sua gestione. Traduzione: chi lo capisce, è bravo. Foto: Instagram Allegri