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Champions League: Napoli, ecco l’identikit delle avversarie

25.08.2016 | 21:18

Dopo aver analizzato le avversarie della Juventus, facciamo altrettanto con quelle del Napoli di Maurizio Sarri, nei confronti del quale l’urna di Montecarlo si è rivelata parimenti benevola.

                                                        GRUPPO B – NAPOLI

BENFICA – Testa di serie del girone, ma nel complesso è una squadra ridimensionata rispetto alla scorsa stagione. Non potrebbe essere altrimenti dopo le dolorose cessioni dei pezzi da novanta Nico Gaitan (andato all’Atletico Madrid), Talisca (Besiktas) e Renato Sanches (Bayern Monaco). Grossi calibri allo stato attuale non sostituiti da elementi di livello simile, eccezion fatta per la scommessa Franco Cervi, fermo restando che annualmente le aquile di Lisbona riescono a mandare in orbita sconosciuti ai più. Rui Vitoria, che fa del 4-4-2 il suo credo calcistico, ha comunque mantenuto in rosa Jardel, Lisandro Lopez e Lindelof al centro della difesa (con quest’ultimo a “rischio” clausola rescissoria),  mentre i vari Totò Salvio, Raul Jimenez e Goncalo Guedes cercano la definitiva consacrazione, con Jonas, Pizzi e Mitroglou a conferire il giusto tasso di esperienza internazionale. In Primera Liga i rossi della Capitale hanno accumulato finora 4 punti in due partite: vittoria contro il Tondela all’esordio, pareggio contro il Vitoria Setubal lo scorso weekend.

DINAMO KIEV – Inserita in terza fascia, la bastonata compagine ucraina non è certo quella delle differenti epoche d’oro targate Lobanovski e Shevchenko, ma già il fatto che in patria sia riuscita negli ultimi anni a interrompere la lunga egemonia dello Shakhtar vuol dire tanto. Tra le individualità principali da rimarcare indubbiamente quella dell’esterno d’attacco Andriy Yarmolenko, vessillo della Dinamo e in generale stella assoluta del calcio ucraino unitamente al sevillista Konoplyanka. Negli ultimi trenta metri occhio anche all’ex Basilea Derlis Gonzalez. Al centro della difesa non c’è più Aleksandar Dragovic, trasferitosi dopo un’estenuante trattativa al Bayer Leverkusen, mentre Serhij Rebrov spera di riuscire a trattenere l’altro gioiello, il croato Vida appetito dal Toro. Nella zona nevralgica l’allenatore, fedelissimo del 4-2-3-1, non può più contare sulle geometrie di Miguel Veloso, tornato al Genoa del suocero Preziosi.  In campionato i ragazzi di Kiev veleggiano in testa a punteggio pieno dopo 5 giornate, in compagnia degli eterni rivali di Donetsk.

BESIKTAS – In questo caso ai partenopei poteva andare meglio, dal momento che il Besiktas probabilmente rappresentava l’ostacolo più arduo avuto riguardo ai team  inseriti in quarta fascia. Vincitori dell’ultimo campionato turco, i bianconeri di Istanbul in questa sessione hanno perso – specie a causa della difficile situazione ambientale – Mario Gomez, rientrato per fine prestito alla Fiorentina e poi trasferitosi al Wolfsburg, l’argentino José Sosa, che spera di far ricredere i tifosi del Milan che non certo bene hanno preso il suo acquisto, e Gokhan Tore, che ha raggiunto il mentore Bilic al West Ham. In compenso però negli ultimi giorni la società si è mossa, prelevando Talisca dal Benfica e mettendo le mani su Aboubakar, operazione che presto dovrebbe essere formalizzata con il Porto. Precedentemente era invece arrivato l’esperto esterno brasiliano Adriano dal Barcellona, per il quale l’Italia è rimasta solo un sogno. Per ciò che concerne gli altri elementi cui prestare un occhio di riguardo, su tutti spicca il centrocampista Ozyakup, già pronto per tornei più prestigiosi, mentre nella batteria dei trequartisti del 4-2-3-1, alle spalle della punta Tosun, il tecnico Senol Günes non prescinde dal sempiterno Quaresma. Buona la prima per il Besiktas in campionato: 4-1 sabato scorso all’Alanyaspor.

 

Foto: Twitter Champions League