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Champions League: non solo Balo, ecco l’identikit del Nizza

04.08.2017 | 20:15

Poteva decisamente andare meglio, anche questa volta. Urna mai benevola con il Napoli in materia di playoff di Champions League. Agli azzurri è toccato in sorte il Nizza di Mario Balotelli, reduce dalla sua prima storica qualificazione. Indubbiamente la più competitiva, per distacco, tra le cinque potenziali avversarie della vigilia. Ma a differenza di tre anni fa, quando i partenopei – con Benitez al timone – furono rovinosamente eliminati dall’Athletic Bilbao, questo Napoli, col gioco spumeggiante targato Sarri, non deve nutrire timori di sorta.

L’incrocio suggestivo è quello con Balo, che in passato a più riprese ha esternato una certa simpatia per Napoli, intesa non solo come squadra ma anche come città che ha dato i natali alla figlioletta Pia. Ma è la compagine della Costa Azzurra nell’insieme a dover essere presa con le pinze, per quanto fatto vedere la scorsa stagione e anche nel terzo turno preliminare appena andato in archivio. Fino a 10 minuti dalla fine, all’Amsterdam Arena per il Nizza era notte fonda: poi  il guizzo di Marcel, per il definitivo 2-2, ha scritto un’altra pagina della storia rossonera, una storia di caparbietà ed entusiasmo. Sulla pelle del ben più blasonato Ajax.

ALLENATORE

Lucien Favre è uno dei principali segreti del Nizza. Il tecnico svizzero riesce sempre a mettere bene in campo le sue squadra anche se, rispetto al 4-4-2 con il quale aveva incantato al Borussia Moenchengladach, in Costa Azzurra si è mostrato altamente versatile, schierando spesso i suoi con il 4-3-3 o 4-2-3-1. A proposito di Borussia: come ricorderete, Favre a inizio estate aveva fatto tutto con il Dortmund, ma il Nizza lo ha costretto – con tanto di comunicato anti Bvb – ad onorare il contratto.

PUNTI DI FORZA

L’italiano Mario non ha segreti. In Francia si è rilanciato, al di là delle 17 reti della scorsa stagione: Nizza sembra davvero essere la sua dimensione ideale. In avanti andrà prestato più di un occhio di riguardo anche a Plea, a centrocampo le geometrie dell’ivoriano Seri, accostato in questa sessione ai più svariati top club, senza dimenticare l’imprevedibilità di Koziello, che quando è in serata – come spesso gli capita – può rappresentare un autentico valore aggiunto. A voler tacere di Cyprien, in recupero però da un grave infortunio. Al centro della difesa l’esperto brasiliano Dante, ex Bayern Monaco, conferisce sicurezza alla porta difesa da Cardinale, mentre il golden boy Sarr, del quale tanto sentiremo parlare in futuro, ultimamente è stato spostato sulla sinistra per raccogliere l’eredità di Dalbert. Lo stesso Dalbert che insieme ad Eysseric presto dovrebbe raggiungere la Serie A, il primo tra le file dell’Inter, il secondo della Fiorentina. Anche se l’esterno offensivo è stato sempre regolarmente impiegato sin qui, a differenza del terzino sinistro che ha vissuto le ultime settimane quasi da separato in casa.

FORMAZIONE TIPO

Cardinale; Souquet (Jallet), Dante, Le Marchand, Sarr; Koziello, Seri; Lees Melou, Srarfi, Eysseric, Balotelli (Plea). All. Favre

 

 

Foto: Twitter Nizza