Chapecoense, la solidarietà dei club brasiliani: dai social al blocco retrocessione per 3 anni. E il Palmeiras campione…
Il
Brasile piange il
Chapecoense, splendida rivelazione delle ultime annate che, partendo dalla quarta serie, si era spinta fino alla finale di Copa Sudamericana, l’equivalente della nostra Europa League. Una squadra cancellata, eccezion fatta per i tre sopravvissuti
Jackson Follman, Helio Neto e
Alan Ruschel, attualmente in ospedale e il cui futuro su un campo di calcio è ancora tutto da verificare. Nella corrente edizione del
Brasileirão, la compagine dello stato di Santa Catarina veleggiava al nono posto, ad una sola giornata dal termine del campionato. Ma è evidente che per il prossimo futuro ci sarà da ricostruire integralmente organico e staff tecnico. E in quest’ottica, già in queste prime ore dopo il disastro aereo, si è registrata la massima solidarietà da parte delle altre società carioca. No, non ci riferiamo alla bella iniziativa social (tutti i club hanno sostituito il proprio logo con quello del
Chapé), né tantomeno ai 3 giorni di lutto nazionale statuiti dalle autorità, bensì alla lettera indirizzata alla
CBF (la Federcalcio brasiliana) da tutti i presidenti. Tra i punti fondamentali della missiva, la disponibilità a concedere
calciatori in prestito gratuito per la stagione 2017 e la richiesta formale affinché, prossime tre stagioni, la squadra della
Chapecoense non venga
mai retrocessa nella serie cadetta: se dovesse finire negli ultimi quattro posti della graduatoria, a subire il declassamento sarebbe la squadra classificatasi al 16° posto. Vedremo se la Federazione, che ha già rinviato la finale di Coppa del Brasile tra
Gremio e
Atletico Mineiro, accoglierà tali richieste. Inoltre, il
Palmeiras, appena laureatosi campione, ha chiesto alla CBF di poter disputare l’ultima giornata di campionato che la vedrà opposta al
Vitoria, con un’altra casacca verde: quella del
Chapecoense.