Chelsea, con il “falso nove” si snatura il 4-3-3. L’importanza di Higuain
Maurizio Sarri è preoccupato e ha ragione. L’approccio del
Chelsea in casa dell’Arsenal è assomigliato molto a quello nell’altro derby già giocato, nella tana del Tottenham. Un Chelsea spaesato, quindi non organizzato secondo le caratteristiche dell’allenatore toscano. Poi una timida reazione, ma troppo tardi, la partita aveva già preso un certo indirizzo. Ma c’è un altro discorso da fare: il 4-3-3 è un dogma talmente particolare che necessita di una prima punta abituata ai movimenti di
Sarri. L’eccellente
Hazard non si discute, ma gli esperimenti vincenti con
Mertens a
Napoli non possono sempre funzionare. A maggior ragione in un campionato così diverso come la Premier. I problemi anche psicologici di
Morata e la scarsa prolificità di un esemplare professionista come
Giroud rendono inevitabile l’arrivo di uno specialista come
Higuain. Non a caso, per la prima volta,
Sarri ha ammesso di aver inserito il Pipita nella lista della spesa. In realtà, lo ha collocato al primo posto. E ora lui, più di chiunque altro, sta contando i minuti per abbracciarlo. E metterlo al centro di un 4-3-3 che avrebbe senso e compiutezza.
Foto: sito ufficiale Milan