Chevanton: “Ero depresso, stavo per farla finita. Oggi vivo in campagna e sogno di tornare nel Lecce”
27.12.2024 | 12:08
In una lunga e sentitissima intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Ernesto Chevanton ha parlato del grave periodo di depressione che ha affrontato dopo l’addio al calcio, del modo in cui ne è uscito e degli obiettivi futuri.
La depressione: “Sei mesi dopo aver smesso di giocare, torno a casa e poi…il buio. Piangevo senza sapere perché, volevo solo dormire. Se andavo fuori, sentivo una fitta al petto. Facevo due gradini e dovevo tornare dentro. Le pillole, poi, finivano solo per stordirmi. Nessuno può capire la depressione se non l’ha conosciuta. Avevo bisogno di affetto e chi mi stava vicino non me l’ha dato. Finché una sera sono stato a un passo dal farla finita, per fortuna non è successo”.
La vita in campagna: “Noi calciatori a volte dovremmo scalare di almeno un paio di marce. Rispetto tutti, ma ho capito che questa è la vita vera. Anche io ho conosciuto il lusso, ma non ero felice davvero. Adesso mi bastano piccole cose per stare sereno: andare a pesca, piantare qualche lattuga, dare vino, olio e uova ai vicini”.
Il ritorno al Lecce: “Non è una domanda per me, ma per altri… Nel mio piccolo ho fatto bene nelle giovanili. Mi dispiace tantissimo non essere dentro, mi piacerebbe tornare, il rapporto con la dirigenza resta ottimo”.
Foto: Instagram Chevanton